E’ ufficiale: la tanto discussa classifica per i discesisti è stata abolita. Il Giro d’Italia numero 100 non vedrà questa novità. D’altronde i corridori avevano levato la protesta ancora scottati dalla tragica morte di Michele Scarponi e poco importava dei premi previsti per ogni tratto (basti pensare che la discesa dello Stelvio sarebbe valsa 500 euro, la vittoria finale della classifica a punti addirittura 5mila).
Il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, ha detto la sua sull’argomento, spiegando le motivazioni che avevano spinto la direzione a introdurre questa novità: “Mi dispiace che sia venuto fuori questo tipo di polemica, nelle nostre intenzioni volevamo soddisfare una delle richieste dei tifosi, che chiedono di conoscere l’abilità dei discesisti migliori. Ma non c’era nessuno stimolo e nessuna voglia di istigare al rischio. La volontà del Giro è quella di garantire al massimo la sicurezza. Questo viene prima di tutto e se c’è anche un corridore che non sente di essere garantito al cento per cento questo per noi diventa prioritario. E’ stata mal interpretata la nostra voglia di aprirci alla tecnologia e alle richieste degli appassionati. Siamo pronti a ritirare il premio proprio per fugare ogni minimo dubbio sulla nostra buona volontà. Non ci sarà quindi nessuna classifica ma registreremo i tempi nei tratti che avevamo selezionato, senza divulgarli. Perché crediamo che la strada che avevamo scelto sia giusta”.
LE DISCESE INIZIALMENTE PREMIATE
Tappa 8: Monte Sant’Angelo (km 100.7)
Tappa 9: Chieti (km 91.2)
Tappa 11: Monte Fumaiolo (km 135.8)
Tappa 12: Colla di Casaglia (km 63.4)
Tappa 15: Selvino (km 170.8)
Tappa 16: Passo dello Stelvio (km 143.5)
Tappa 17: Passo del Tonale (km 60.2)
Tappa 18: Passo Pordoi (km 26.0)
Tappa 19: Sella Chianzutan (km 104.7)
Tappa 20: Monte Grappa (km 122.7)