Per ora sono in 14, ne rimarranno 9: i convocati per i Mondiali di ciclismo di Richmond 2015, sono stati comunicati ufficialmente dal ct Davide Cassani.
Gli Uomini Elite che si fronteggeranno sul percorso ordito sui sette colli su cui poggia la cittadina della Virginia, nella prova in linea che si terrà alle ore 9 (ore 15 in Italia) di domenica 27, verranno scelti tra questi: Vincenzo Nibali, Diego Ulissi, Daniele Bennati, Manuel Quinziato, Matteo Trentin, Fabio Felline, Daniel Oss, Elia Viviani, Giacomo Nizzolo, Jacopo Guarnieri, Kristian Sbaragli, Salvatore Puccio, Alessandro De Marchi e Sonny Colbrelli.
Ma vediamo nel dettaglio chi sono gli Azzurri che proveranno a strappare il titolo iridato al polacco Michal Kwiatkowski, trionfatore nel 2014, a Ponferrada, davanti all’australiano Simon Gerrans e allo spagnolo Alejandro Valverde.
VINCENZO NIBALI (30 anni, Astana) – Lo ‘Squalo dello Stretto’ non ha bisogno di presentazioni. Scalatore provetto, grande spirito di sacrificio, il messinese ha dimostrato di essere diventato un corridore completo, notevolmente migliorato anche su tracciati particolari, come il pavé, su cui ha vinto una tappa del Tour de France 2014 e ha attaccato Froome nella ‘Grande Boucle’ di quest’anno, e come a cronometro, come a dire che anche quando c’è da fare il passo, gli avversari non devono mica stare tranquilli. Arriva da una stagione particolare: per via di una condizione non esattamente al top, Nibali ha arrancato nei primi appuntamenti, esotici e non, salvo recuperare lentamente con il Tour de Romandie e il Delfinato, ‘preludio’ del Tour, suo grande obiettivo stagionale. Prima della ‘Grande Boucle’ la bella soddisfazione di confermarsi campione italiano in linea, ma in Francia si è dovuto accontentare di un quarto posto in classifica generale (crisi decisiva nella montuosa tappa di Gap), parzialmente riscattato con la vittoria della tappa 19 (St-Jean-de-Maurienne – La Toussuire-Les Sybelles). Alla Vuelta, invece, il polverone: è stato infatti squalificato al termine della tappa 2 per essersi agganciato all’ammiraglia della ‘sua’ Astana ed essersi fatto trascinare per quasi 200 metri. La speranza è che questa stagione travagliata e questo ultimo episodio non minino la serenità di Vincenzo Nibali. L’esperienza è dalla sua: vanta già parecchie partecipazioni ai Mondiali, piazzandosi anche quarto nel 2013, in Toscana.
DIEGO ULISSI (26 anni, Lampre-Merida) – Se l’è meritata, Diego Ulissi, questa convocazione. Non solo per la discutibile sanzione di cui è stato vittima che lo ha tenuto lontano dalle strade fino al 26 marzo scorso, ma soprattutto perché quando sulle strade ci è tornato, ha zittito tutti quanti con grandi prestazioni al Giro d’Italia, dove si è anche aggiudicato la tappa di Fiuggi con uno splendido sprint partito sull’ultima salita (pendenza 4%). Il toscano può essere un’arma efficace sulle colline di Richmond, non troppo aspre per le sue caratteristiche; forte anche nelle classiche, il toscano della Lampre-Merida può emergere con uno scatto sull’ultima breve asperità prima del traguardo.
DANIELE BENNATI (34 anni, Tinkoff-Saxo) – Esperienza da vendere per un altro ‘toscanaccio’. Daniele Bennati, il ‘Pantera’, velocista un tempo efficacissimo che, come spesso accade quando gli anni cominciano a diventare qualcuno in più, non lesina di mettersi a disposizione in qualità di gregario passista. Ne sa qualcosa Alberto Contador, scortato al Tour de France fino a quando una sfortunatissima caduta ha costretto Bennati al ritiro. Davide Cassani considera fondamentale Bennati, che in carriera ha raggiunto la quota di 50 vittorie da quando è professionista (cioè dal 2002): lo ha infatti convocato anche al Mondiale di Ponferrada nel 2014.
MANUEL QUINZIATO (35 anni, BMC Racing) – Gli manca forse giusto lo sprint, ma Manuel Quinziato è uno che può tornare utile eccome. Il bolzanino, che vanta due medaglie ai Mondiali, entrambe nella cronosquadre ed entrambe con la maglia della BMC Racing (Valkenburg 2012 e Ponferrada 2014), garantisce ottime qualità da passista, ma nell’ultima tappa dell’Eneco Tour è riuscito a togliersi una soddisfazione enorme mettendo a segno la fuga vincente sui 12 muri (17 salite totali) delle Fiandre. Un segnale importante in vista dei colli di Richmond: quando si sale, Quinziato non ha paura.
MATTEO TRENTIN (26 anni, Etixx-QuickStep) – La vittoria della tappa di Nottingham al Tour of Britain e poco prima il primo posto nella tappa 2 del Tour du Poitou Charentes (con annesso trionfo nella classifica a punti), parlano chiaro: Matteo Trentin è in condizione. Non lo è stato, perlomeno non al 100% per il resto della stagione, ma l’importante d’altronde è che sia carico per Richmond. Ottimo allo sprint anche quando si presentano minime pendenze nel finale, il corridore della Etixx-QuickStep potrebbe dire la sua in volata, ma molto presumibilmente – se dovesse essere confermato nei 9 – farà l’ultimo uomo a tirare lo sprint di Giacomo Nizzolo qualora si arrivasse tutti in gruppo. In stagione vanta anche un piazzamento: terzo alla E3 Harelbeke.
FABIO FELLINE (25 anni, Trek Factory Racing) – Ha appena vinto il GP de Fourmies/La Voix du Nord, con un tracciato per certi versi affine a quello di Richmond. Bene, benissimo. Anche perché in stagione ha dato buoni segnali anche a cronometro (primo a Porto Vecchio nel Critérium International) e – come di consueto – è spiccato come finisseur nella tappa 2 della Vuelta Ciclista al Pais Vasco, colma di discrete salite. E’ compagno di squadra del velocista brianzolo Giacomo Nizzolo, alla Trek Factory Racing: può essere un valore aggiunto in caso di arrivo in volata.
DANIEL OSS (28 anni, BMC Racing) – Così come Manuel Quinziato, ha vinto l’oro nella cronosquadre con la BMC a Ponferrada 2014. Ottimo passista, un po’ meno efficace quando la strada comincia a salire (nonostante la vittoria della classifica scalatori all’Amgen Tour of California), non è da trascurare anche come sprinter, soprattutto in caso di arrivo a ranghi ridotti. Innumerevoli volte nei primi 10 quest’anno, il trentino ha centrato il piazzamento anche in diverse classiche: decimo alla E3 Harelbeke, ottavo alla Gent – Wevelgem, undicesimo alla Ronde van Vlaanderen. Conta anche la vittoria della cronosquadre del Tour de France e il quinto posto nella tappa 2 della ‘Grande Boucle’, ancora in terra d’Olanda.
ELIA VIVIANI (26 anni, Team Sky) – Le tre vittorie di tappa (più un secondo posto), in volata, al Tour of Britain, sono solo gli ultimi successi della soddisfacente stagione di Elia Viviani, forse solo un po’ più spento delle aspettative al Giro d’Italia, dove ha comunque messo le mani sulla tappa di Genova, segnata dalla caduta provocata dall'”imbecille in fixbike” (per parafrasare Eugenio Alafaci). Se c’è da sprintare al traguardo, l’Italia può contare sul veronese del Team Sky, uomo di punta in volata insieme a Giacomo Nizzolo. In stagione ha vinto anche una tappa al Dubai Tour, la cronosquadre al Tour de Romandie e una tappa all’Eneco Tour.
GIACOMO NIZZOLO (26 anni, Trek Factory Racing) – La volata è roba sua: in stagione ha vinto meno di Elia Viviani (anche a causa di un infortunio a inizio anno), anzi, ha vinto solo il ‘GP Nobili Rubinetterie-Coppa Papa Carlo-Coppa Cittá di Stresa’, centrando ancora infiniti piazzamenti, ma ha dimostrato di essere maturato e di saper mettere a punto ottime strategie con il magnifico risultato della vittoria della maglia rossa, riservata al leader della classifica a punti, al Giro d’Italia. Potrebbe contare sull’aiuto e sull’intesa con il compagno di squadra Felline, alla Trek. Cassani sembra puntare tanto sul brianzolo, messo in allerta già da tempo dal ct della Nazionale italiana.
JACOPO GUARNIERI (28 anni, Team Katusha) – Qualche tappa in carriera, seppur mai in ‘Grandi Giri’, l’ha vinta, ma Jacopo Guarnieri si mette sempre in evidenza quando c’è da lavorare per il proprio sprinter. Nella fattispecie, della sua progressione in qualità di ultimo uomo del treno prima del velocista, ne ha beneficiato tutta la stagione il norvegese Alexander Kristoff. In pista – e soprattutto nell’americana – si è sempre distinto con pregevoli risultati anche a livello italiano ed europeo, il che spiega il perché sia abituato a combattere contro l’attrito dell’aria e risparmiare il vento allo sprinter che ha in consegna.
KRISTIAN SBARAGLI (25 anni, MTN-Qhubeka) – Se l’Italia alla Vuelta a España 2015 ha festeggiato per lo straordinario trionfo di Fabio Aru, non bisogna dimenticarsi di Kristian Sbaragli. Il 25enne empolese ha sollevato le mani al cielo nella tappa Valencia-Castellon, bruciando John Degenkolb e Joaquin Rojas in volata. Lo sa fare, Sbaragli, lo sprint. E ha anche il pregio di resistere ben più di altri nelle salite di media entità. Una polivalenza che potrebbe essere molto utile al ct Cassani.
SALVATORE PUCCIO (26 anni, Team Sky) – Puccio è un ciclista che i grandi palcoscenici li ha conquistati con il lavoro, facendo la gavetta, sacrificandosi per gli altri. Al Team Sky ci è entrato da stagista, nel 2011 (anno in cui ha vinto il Giro delle Fiandre Under23), e il club britannico se lo tiene ben stretto da allora. Questo perché si mette sempre a disposizione del proprio capitano, lavorando un sacco pur vedendosi poco. Uno alla ‘Una vita da mediano’, per intenderci. Oriali poi il Mondiale l’aveva vinto, che sia di buon auspicio.
ALESSANDRO DE MARCHI (29 anni, BMC Racing) – Italia alla Vuelta, quadro completo: come detto e come risaputo, Aru ha trionfato nella classifica generale e Sbaragli ha vinto a Castellon. Ma c’è un altro ciclista azzurro che ha conquistato una tappa, ed è Alessandro De Marchi, vincitore sull’Alto Campo a Fuente del Chivo (ha preceduto, tra l’altro, proprio Puccio). E’ in forma, il friulano. Lo ha dimostrato anche nella penultima tappa della Vuelta, brillantissimo all’inseguimento dell’epico Ruben Plaza. Senza contare che si è aggiudicato la cronosquadre con la BMC Racing. Le ultime montagne scalate in terra iberica lanciano segnali importanti al ct Cassani, che già aveva puntato su di lui a Ponferrada 2014: De Marchi ‘offre’ le sue grandi doti da passista, ma è chiaro che anche in salita può dire la sua.
SONNY COLBRELLI (25 anni, Bardiani-CSF) – Sesto a Fiuggi al Giro d’Italia 2015, il rampollo di casa Bardiani piace tanto a Davide Cassani, che anche a Ponferrada, lo scorso anno, lo aveva chiamato. Il 25enne di Desenzano del Garda ha alzato la mano al Tour du Limousin, in agosto, vincendo la classifica generale e quella riservata ai giovani: “Ct, non si scordi di me”. La Bardiani ha puntato su di lui alla Coppa Agostoni e alla Coppa Bernocchi, nella settimana prima di Richmond 2015: i tracciati sono l’ideale per prepararsi a quello del Mondiale, abbastanza adatto alle sue caratteristiche. Passista di livello, Colbrelli non si tira indietro quando c’è da tentare la fuga sulle medie pendenze.