Peter Sagan, fuoriclasse sia su due ruote sia giù dal sellino. Di ritorno dalla sfortunata esperienza alle Olimpiadi di Rio (dove ha gareggiato in mountain bike), il campione del mondo si è sfogato ai microfoni dei media slovacchi, commentando la gara olimpica su strada.
“Rimpianti perché il campione olimpico Greg Van Avermaet ha le mie caratteristiche e avrei potuto vincere io su strada se avessi partecipato? La vittoria è stata solo frutto di episodi. Alle Olimpiadi non ha vinto il più forte. Per me il migliore è stato Nibali, non Van Avermaet”, ha spiegato.
“Se Nibali non fosse caduto avremmo avuto un podio tutto di scalatori e nessuno avrebbe detto che avrei avuto la possibilità di vincere…”, ha concluso il corridore della Tinkoff.
Poi ha motivato la sua scelta di non gareggiare su strada: “Mi annoio. Ho avuto grandi risultati su strada e spero di poter continuare nei prossimi anni, ma in realtà non mi piace stare in gruppo, non mi fa divertire. Nelle corse di un giorno puoi essere nel tuo giorno migliore, ma puoi perdere per qualche centimetro perché un altro ha avuto più fortuna o è stato meglio aiutato. In montagna spesso vince il migliore ma nelle altre corse è una lotteria”.