Vincitore a sorpresa alla Milano-Sanremo con il francese Demare che batte tutti allo sprint.
Come di consueto le schermaglie iniziano già durante la passerella partita da via Chiesa Rossa, sul Naviglio, a Milano, e al chilometro 9 riescono a scappare via 11 corridori: Gediminas Bagdonas (AG2R La Mondiale), Serghei Tvetcov (Androni-Sidermec), Mirco Maestri (Bardiani-CSF), Jan Barta (Bora-Argon 18), Adrian Hurek (CCC Sprandi Polkowice), Roger Kluge (IAM Cycling), Matteo Bono (Lampre-Merida), Samuele Conti (Southeast-Venezuela), Maarten Tjallingii (Team LottoNL-Jumbo), Andrea Peron (Team Novo Nordisk) e Marco Coledan (Trek-Segafredo).
Il vantaggio massimo arriva a 7’22”, con gli squadroni che controllano in testa al gruppo. Quando gli attaccanti scollinano sul Turchino, il vantaggio è già sceso a 6’40”. La corsa prosegue con il plotone tirato dalla Tinkoff di Peter Sagan e dalla Orica-GreenEdge di Michael Matthews e il distacco continua a ridursi. Si passano i Tre Capi (Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta).
Poco prima dell’inizio della Cipressa (5,6 km al 4,1% e punte al 9%) praticamente tutta la Orica-GreenEdge finisce a terra, seppur senza conseguenze e Matthews, una volta rialzatosi, è costretto a inseguire. Appena inizia la salita l’Astana si porta nelle prime posizioni e i fuggitivi vengono ripresi. Intanto il gruppo si spezza a metà per le continue cadute. La corsa si infiamma: il primo che attacca è Giovanni Visconti (Movistar) – seguito da Ian Stannard (Team Sky) -, sicuramente per fare il gioco del capitano Alejandro Valverde. Vincenzo Nibali (Astana) prima dell’inizio della ‘Classicissima’ aveva espresso la volontà di attaccare sulla Cipressa, ma non succede praticamente niente.
Sul Poggio di Sanremo, con il gruppo compatto (rimangono un centinaio di unità) e un eroico Matthews che rientra in gruppo, attaccano Fedi, Gallopin e poi Kwiatkowski, con Nibali, Cancellara e Sagan che lo inseguono in discesa. Il polacco ex campione del mondo prende margine, ma ‘Spartacus’ guida il gruppetto a chiudere la distanza. Parte Boasson Hagen (Dimension Data), ma i migliori si ricompattano.
Parte lo sprint finale e a trionfare è incredibilmente il francese Arnaud Demare (FDJ), che da solo ha recuperato terreno dopo una caduta e taglia per primo il traguardo davanti a Ben Swift (Team Sky) e Jurgen Roelandts (Lotto Soudal). Cade a pochi metri del traguardo Fernando Gaviria (Etixx-QuickStep), mentre a Nacer Bouhanni (Cofidis) salta la catena e si deve accontentare del quarto posto.