Le parole del medico di Sonny Colbrelli
Daniele Zaccaria, responsabile sanitario del Team Bahrain Victorious, ha parlato a TuttoBici delle condizioni di Sonny Colbrelli. “Sono arrivato ieri sera all’una di notte. Per me non è stato facile ricostruire la situazione: sono partito da Milano che si parlava di epilessia e sono arrivato a Girona che era un problema cardiaco con il ricorso al defibrillatore. Quando sono arrivato Sonny era perfetto. Era vigile e parlava: la prima cosa che mi ha detto è stato: “ho sprintato perché stavo benissimo!”. Il mio interesse era quello di ricostruire quello che era successo e le assicuro che non è stato assolutamente semplice. Finché nel pomeriggio è arrivato l’infermiere che l’ha soccorso sulla linea del traguardo (Borja Saenz de Cos – Infermiere di emergenza presso Sistema d’Emergencies Mediques, Servizio di emergenza catalano, ndr). Ha detto che ha ricorso al defibrillatore, aperta parentesi: abbiamo chiesto il tracciato che ci arriverà chiaramente tra qualche giorno. Il ragazzo è venuto in reparto a salutare Sonny. È stato davvero il suo angelo custode sul traguardo».
“Sonny rischia di non essere più un corridore? È una domanda che si fa anche Sonny. L’esempio lampante è Eriksen, il giocatore della Danimarca e dell’Inter: è tornato a giocare, ma non in Italia. Dipende dall’identificazione della causa sottostante: se è una cosa risolvibile o non viene rilevato nulla è un conto, se invece c’è qualcosa di concreto che viene provato, la storia è diversa. Siamo alle prime pagine di un libro tutto da scrivere. Giriamo una pagina per volta”.