La dedica di Katia Aere
“Ringrazierò sempre Alex Zanardi, perché è anche merito suo se ho imparato ad amare questo sport. Questa medaglia è anche sua”.
Katia Aere ha messo al collo un bellissimo bronzo alla sua prima esperienza paralimpica. Un debutto tanto desiderato quanto insperato: “Dico sempre che ci credo fino al giorno dopo… ma in questo momento sembra tutto ancora un sogno” le parole a caldo dell’azzurra, che non riesce a trattenere le lacrime. E ancora: “Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto e aiutato ad arrivare fin qui: lo staff della nazionale, i medici, i meccanici, i tecnici e i fisioterapisti che mi ha sopportato e supportato in questi anni. E ringrazio tutta l’Italia, perché ho sentito il loro sostegno pedalata dopo pedalata”.
Sessantasei km per due ore, ventotto minuti e 11 secondi di fatica per l’azzurra H5: “E’ come se avessi fatto 66 km di crono: non avevo scie da seguire, ho corso sempre sola. Sapevo di dover mantenere il mio ritmo perché avevo una marcia un po’ diversa rispetto alle mie avversarie, ho tenuto duro e ho raggiunto il mio obiettivo”. Un traguardo raggiunto a 50 anni appena compiuti: “L’età è solo un numero: non è mai troppo tardi per nulla, bisogna sempre credere nelle proprie possibilità e coltivarle al meglio”.