Tokyo 2020, Filippo Ganna tra futuro e Vincenzo Nibali

Le parole di Filippo Ganna

Filippo Ganna, uno degli uomini d’oro di questa Olimpiade di Tokyo 2020 per l’Italia, ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport.

“A me piace mantenere il profilo basso. Anzi, sapere che a casa dei miei genitori c’era tanta gente un po’ mi ha infastidito. Non sono il tipo che fa entrare facilmente persone in casa. Capisco che mi ci debba un po’ abituare. Sapevo di fare qualcosa di grande, un risultato che resta negli annali. Argento e bronzo sono due medaglie ma solo una viene ricordata. Tra qualche anno batteranno il nostro tempo record ma il titolo resta”.

“Se ammettessero di nuovo l’inseguimento individuale nel programma olimpico? C’è già un bel programma. Se poi mi vogliono fare un regalo non potrei che essere contento. A Parigi 2024 la crono dovrebbe essere un po’ più adatta e avrò ancora il doppio impegno. Chissà, magari anche in pista potrei buttarmi su altre discipline. Ma la velocità no di sicuro. La pista non la abbandonerò. Messa nei punti giusto, nei momenti giusti, fa solo bene. La doppia attività si può fare. Io simbolo del movimento italiano? In gruppo ci sono ancora gli idoli che mi hanno fatto iniziare, come Vincenzo Nibali e Elia Viviani. Se mi dicessero in un Mondiale di mettermi a disposizione lo farei subito. Se un giorno mi diranno che devo prendere in mano le redini lo farò. Per addesso mi sento ancora coccolato nelle loro braccia”.


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