Il Tour 2016 è ripartito dopo il giorno di riposo di Andorra con una classica tappa da cacciatori di fughe, la Esclades Engordany-Revel, e lo spettacolo non è mancato. Ad alzare le braccia prima di tutti al traguardo di Revel è stato l’australiano Michael Matthews, che ha preceduto il campione del mondo Peter Sagan, grande favorito della vigilia, che ha mancato il secondo successo in quest’edizione dopo quello di Cherbourg en Cotentin.
I due sono stati tra i protagonisti della fuga della prima ora che ha vivacizzato una tappa prima di schermaglie tra gli uomini di classifica, intenti a rifiatare dopo le fatiche sui Pirenei. Ad animare la frazione è stata infatti la maxi-fuga di 15 corridori, tra i quali l’ex campione del mondo Rui Costa, Cummings, vincitore a Lac de Payolle, l’ex maglia gialla Van Avermaet, ma anche gli italiani Caruso e Nibali.
Lo Squalo, in cerca della miglior condizione in vista di Rio, è stato però tra i primi a cedere, lasciando che il successo finale se lo giocassero Sagan, Dumoulin, Van Avermaet, Boasson Hagen, Impey e Matthews.
Scatti e controscatti negli ultimi 2000 metri, tutti contro Sagan e alla fine ha prevalso la tattica della Orica, con Impey perfetto apripista per Matthews: tagliato fuori Boasson-Hagen l’australiano ha bruciato Sagan conquistando il primo successo in carriera al Tour dopo aver vinto tappe al Giro e alla Vuelta. Immutata la classifica generale, con Froome in giallo con 16″ su Yates. Aru 13° a 1’23”.