La tappa più dura del Tour ha regalato lo spettacolo promesso e avvicinato Chris Froome al quarto trionfo della carriera nella Grande Boucle.
La frazione numero 17, da La Mure a Serre a Chavalier, caratterizzata dalle salite-monumento della Croix de Fer, del Telegraphe e del Galibier, risulta infatti indigesta a Fabio Aru, che arriva al traguardo con 31” di ritardo vedendo sfumare quasi del tutto il sogno di arrivare in giallo a Parigi. Lo scalatore sardo è anzi ora anche fuori dal podio, che dovrà provare a riconquistare negli ultimi quattro giorni.
Aru ha però ben poco da rimproverarsi: staccatosi più volte, il capitano dell’Astana ha lottato come un leone per riagganciare i migliori, salvo poi rimbalzare e perdere contatto definitivamente sull’ultima salita, di fronte agli attacchi di Bardet.
Ad aggiudicarsi la tappa è stato lo sloveno della Lotto NL-Jumbo Primoz Roglic, che vince per distacco al termine di una fuga lunghissima che lo ha visto staccare l’altro fuggitivo Darwin Atapuma e contenere il tardivo forcing del gruppo dei migliori, arrivato compatto con l’eccezione di Aru: Uran stappa il secondo posto e l’abbuono proprio a Chris Froome.
L’inglese ha ora 27″ sulla coppia Bardet-Uran a pari merito. Aru quarto a 53″.