Massimo Zanetti è il signor Segafredo: l’abbinamento con la statunitense Trek, prolungato sino a tutto il 2020, ne fa di gran lunga il più cospicuo investimento sportivo del gruppo italiano del caffè dai tempi della sponsorizzazione della F.1. Si superano i venti milioni di euro.
L’imprenditore ha parlato con la ‘Gazzetta dello Sport’ dei suoi obiettivi passati e futuri.
“Vincenzo Nibali speravo davvero che venisse con noi, avevamo un bel progetto italiano per lui. Ma a Zanetti ha preferito… il sultano. E non è che noi gli avremmo dato pochi soldi, anzi”, ha raccontato.
Adesso l’obiettivo è Fabio Aru: “Vorrei che fosse il dopo Contador, Alberto vorrebbe chiudere nel 2018 e Fabio Aru mi piace, è un italiano vincente, di successo. Ci spero”.
Chiusura proprio su Contador: “Per me appartiene alla categoria dei campioni alla Senna. Ayrton l’ho visto crescere, aveva 17 anni quando correva per noi. Come Senna, Contador è una persona modesta, i veri campioni sono così, non quelli sbruffoni o che si danno arie. Semplice, tranquillo”.
E intanto anche l’eterno Rebellin ha trovato squadra a 45 anni.