Le parole dello “Squalo” in vista dell’imminente corsa rosa che parte oggi da Torino.
Vincenzo Nibali ha stretto i denti ed è finalmente pronto per una nuova emozionante corsa rosa sulle strade d’Italia. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il corridore siciliano ha parlato delle sue condizioni fisiche e delle aspettative in vista della competizione. Non sono mancati i riferimenti alle ultime parole di Valentino Rossi, a cui era stato chiesto di parlare su un suo possibile ritiro.
“Valentino ha detto che quello che si perde smettendo di fare quello ti piace di più è maggiore di quello che guadagni nello smettere quando sei all’apice. Ha ragione. Ci sono i momenti bellissimi di una carriera, altri non sono super. Ma riuscire a fare quello che piace resta il più grande dei privilegio”.
Sul Giro d’Italia Nibali va cauto con le promesse: “Il polso migliora ogni giorno. Per proteggerlo, potrei usare un nastro più morbido al manubrio e scegliere qualche atmosfera in meno per le gomme. Penso a una fasciatura, niente tutore. Ad alzarmi sui pedali non ho problemi. La forma è un punto interrogativo, mi manca il confronto in gara. Strada facendo vedremo il da farsi. Valeva la pena bruciare i tempi e esserci, c’era la voglia di non buttare all’aria tutto il lavoro fatto. All’ultimo ritiro in altura al Teide mi sembrava di andare bene. In passato ci sono corridori che hanno finito il Giro in condizioni impensabili.Ho pensato a Magni, finito secondo al Giro del 1956 con una clavicola fratturata. Gli atleti, rispetto alle persone normali, riescono forse meglio a convivere con alcuni tipi di dolore. C’è una maggiore predisposizione mentale. Ma nel mio caso non parliamo di eroismo, per favore. Se non riesci ad andare, non vai. Quando una volta mi sono rotto una clavicola, provavo a salire in bici: facevo il giro del palazzo e tornavo a casa”, ha dichiarato lo “Squalo”.