Vincenzo Nibali non si vede sull’ammiraglia azzurra. Per ora.
Vincenzo Nibali ha risposto, a margine del ‘Giro d’Onore’ della Federciclismo svoltosi venerdì al Teatro Manzoni di Milano, alle voci degli ultimi giorni secondo cui lo Squalo dello Stretto si starebbe preparando per salire sull’ammiraglia della Nazionale in qualità di commissario tecnico.
“In questo momento non ci sto pensando, però mai dire mai – ha detto -. Quello di c.t. della Nazionale è un ruolo importante, ci vuole capacità di amalgamare in breve tempo un team, credo che Daniele Bennati sia riuscito a costruire una squadra di livello considerando il momento del ciclismo italiano. Non può far meglio di così, la formazione azzurra lavora bene e i ragazzi hanno un’ottima sintonia. Ci manca un campione alla Pogacar, è vero, ma non è colpa di nessuno”.
Nibali ha anche smentito che il corso da direttore sportivo che sta frequentando sia funzionale a un nuovo ruolo per la stagione 2024: “E’ soltanto per una preparazione personale, sto frequentando questo corso partendo dalle nozioni base, per il resto è presto per dire: al momento sono impegnato con Q36.5, è un progetto a lungo termine che è partito praticamente quest’anno. Io sono sceso dalla bici a ottobre 2022, il primo anno dopo il ritiro è stato molto intenso a livello di appuntamenti, frequento il corso anche solo per avere un titolo formativo da mettere nel cassetto”.
Lo Squalo dello Stretto ha anche risposto a una domanda specifica sul momento del ciclismo italiano: “Un po’ di crescita c’è stata a livello giovanile, sono degli anni un po’ così, siamo in un momento un pochino più basso ma proprio dal basso si può risalire. Un nuovo Nibali? Credo che bisognerà attendere ancora un po’”.