Le parole di Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali ha parlato, intervistato da ‘Il Corriere della Sera’, da Tenerife, dove il ciclista siciliano sta svolgendo il consueto ritiro di preparazione in altura in vista del Giro d’Italia.
L’uomo dell’Astana ha voluto dedicare qualche parola al fenomeno del momento, lo sloveno classe 1998 Tadej Pogacar: “E’ incredibile – ha spiegato -. In tv sembra che gli venga tutto facile, standogli a fianco ancora di più: non ho mai visto un corridore così dotato e così rilassato in gara. Mi ricorda me agli inizi, quando tutto veniva facilissimo”.
“Dove sono oggi? Sulla luna. A 37 anni penso di averci passato quasi un anno e mezzo ad allenarmi. Quando sono atterrato per la prima volta, nel 2007, qui non prendeva nemmeno il telefono. Oggi c’è Internet ma resta un posto abitato solo da ciclisti e astronomi” ha raccontato Nibali dalla Spagna.
Lo Squalo ha poi aggiunto: “Sto concludendo le mie tradizionali due settimane di preparazione prima del Giro d’Italia. Domani volo a Catania per il Giro di Sicilia senza passare da casa”.
“Ho disputato soltanto 12 giorni di gara, metà del solito. A febbraio ho contratto il Covid, curato a casa senza problemi apparenti. A contagio concluso, dopo essere risalito in bici, il tracollo: una notte sono stato così male che ho detto a mia moglie di chiamare l’ambulanza. Deliravo. I problemi alle vie respiratorie sono durati giorni e giorni. Mi sentivo uno straccio” ha svelato il 37enne parlando del difficile inizio di stagione.