Vincenzo Nibali tuona: più sicurezza in strada

Vincenzo Nibali torna a fare un appello sulla  sicurezza stradale per chi va in bicicletta: “In Italia, purtroppo, su questo fronte siamo ancora tanto indietro – sono le parole a tuttobiciweb.it. L’automobilista vede il ciclista come un intralcio, non ci considera mai come un normale fruitore della strada. Se sei da solo, le auto ti fanno il pelo senza rendersi conto di cosa voglia dire, per un ciclista, venir sfiorato da un’auto che viaggia anche solo a 50 chilometri all’ora. E se sei in coppia, ti si incollano alla ruota, ti suonano e tentano magari di buttarti anche giù. Questo è quello che capita tutti i giorni a chi va in bicicletta e non parlo solo di chi fa il mestiere del ciclista, ma di tutti coloro che pedalano su una strada. In altri Paesi del mondo le cose vanno in maniera diversa: in molte nazioni c’è maggior rispetto per i ciclisti, in altre si sta portando avanti con forza la battaglia per vedere riconosciuti i diritti di chi pedala”.

“Gli utenti della strada dovrebbero avere rispetto per tutti gli altri: parlo degli automobilisti nei confronti dei ciclisti e viceversa, ma anche dei motociclisti, di tutti gli utenti, insomma. Pensateci bene: quanto serve ad un automobilista per superare un ciclista in condizioni di sicurezza? Normalmente bastano quattro-cinque secondi di attesa per non mettere a rischio la sicurezza di nessuno. Sono secondi che possono cambiare la vita? Non certo a chi sorpassa, ma sicuramente a chi invece rischia di essere investito. Ma dico anche che noi ciclisti dobbiamo sempre rispettare gli altri utenti e il codice della strada”. 

Poi lo Squalo ricorda gli amici scomparsi in incidenti stradali: “Nel 2016 Rosario Costa, giovane ciclista messinese della mia squadra, ha perso la vita scontrandosi con un autocompattatore mentre si stava allenando. E poi Michele Scarponi, un’altra tragedia che ci ha segnato e che non possiamo dimenticare. Dobbiamo lavorare tutti affinché il numero di questi incidenti possa finalmente diminuire”.


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