Elia Viviani, medaglia d’oro nell’Omnium a Rio 2016, a margine di un ricevimento a Roma ha parlato dei suoi obiettivi per il 2017: “Per due anni cercherò di sognare in grande su strada. – Vorrei essere competitivo anche lontano dalla pista e, nel 2017, punto alle dieci vittorie stagionali”.
“Alla Milano-Sanremo sarò il capitano del Team Sky, sarà quella la classica che cercherò di dire la mia, avendo a disposizione tutta una squadra. Il prossimo Giro sarà invece duro per i velocisti, ma ci sono almeno cinque tappe adatte alle mie caratteristiche. E poi, in Sardegna vorrei subito indossare la maglia rosa…”. Niente classiche del Nord e Tour de France, “ma forse potrei correre la Vuelta”.
L’oro di Rio è sempre nei suoi pensieri: “Non mi stufo mai di rivedere immagini e foto. La delusione per il sesto posto di Londra mi ha fatto crescere, anche se avrei meritato una medaglia”.
Un alloro conquistato nonostante la caduta: “Mancavano ancora cento giri da completare e 30 chilometri, mi sono subito accorto che non mi ero fatto male e sono rimasto lucido. Ho pensato allora di guardarmi almeno dal quarto posto, però strada facendo gli altri si appesantivano e leggere sul tabellone che ero ancora in testa mi ha dato una spinta in più”.