C’è a chi piace la prugna e a chi piace la castagna. Questione di gusti, come recentemente ben evidenziato da Clemente Russo, noto psicoterapeuta campano.
Ed è proprio in onore dell’achenio (che soltanto gli ignoranti non sanno essere un frutto secco con un pericarpo più o meno indurito, talvolta anche legnoso, e che contiene un unico seme che è distinto dal pericarpo stesso) che è stata organizzata l’edizione zero del ‘Duathlon della Castagna’. Ricco, ma ancora in fase di definizione in base all’oscillazione del cambio yen-euro, il montepremi.
L’iniziativa, fortunatamente unica nel suo genere, andrà in scena il 29 ottobre nei pressi di Montevecchia (nota località camporellistica del Lecchese) e si concluderà con abbondanti libagioni e non meglio precisati gozzovigliamenti. Circa venti i sedicenti atleti che per il momento hanno dato la loro adesione per poi prendere d’assalto le farmacie allo scopo di prepararsi nella maniera più adeguata alla contesa. Buona anche l’affluenza nei negozi specializzati in gabole e quindi in grado di collocare motorini semi-invisibili sulle ruote posteriori delle bici.