Cos’è Edge Gaming?
Edge Gaming è una piattaforma social che ruota attorno a ciò viene chiamato “Playables”. Ovvero minigiochi personalizzati basati su un gameplay reali condivisi dagli utenti, che tutti possono quindi giocare dalla piattaforma. In questo modo Edge Gaming sta introducendo un nuovo modo per i giocatori di giocare ai giochi AAA, rivoluzionando completamente il concetto stesso.
Ogni utente può diventare creatore
Sfruttando la potenza dei creatori di contenuti di gioco, delle organizzazioni di Esport e delle loro comunità, la piattaforma consente a qualsiasi creatore di contenuti di creare facilmente e rapidamente scenari di gioco personalizzati in più formati, applicare il proprio tocco personale e giocarci con le proprie comunità. Utilizzando Edge, i giocatori possono giocare ai momenti salienti dei loro idoli preferiti, creare i propri momenti salienti giocabili, competere in scenari della comunità speciali e varie sfide e giocare al loro gioco preferito in infiniti modi nuovi.
La tecnologia sfruttata
“La piattaforma sfrutta un motore di tecnologia avanzata in attesa di brevetto, consentendo un processo di “seleziona e crea” senza soluzione di continuità per produrre “videogiochi riproducibili” che assomigliano al flusso di realizzare video di breve durata su piattaforme come Tiktok e Instagram”, ha spiegato il comunicato stampa.
Il round di finanziamento
Il progetto è apparso sin da subito intrigante e ricco di potenzialità. Moltissimi gli investitori che hanno deciso di crederci in prima persona. L’ultimo round guidato a Playtika, infatti, ha raccolto $ 10 milioni. Anche gli investitori Stardom Ventures e And Ventures hanno contribuito al round di finanziamento. Quest’ultimo andrà al reclutamento e allo sviluppo ulteriore della piattaforma, che è attualmente in closed beta.
Le parole del CEO
Asaf Gazit, co-fondatore e CEO di Edge Gaming, ha commentato: “Con Playables, gli sviluppatori di giochi possono concentrarsi sul perfezionamento della grafica e della fisica dei loro giochi mentre i giocatori stessi saranno autorizzati a determinare come i videogames vengono giocati e interagire alle loro condizioni”.
Articolo a cura di:
Francesco Basile