Gianmarco Tamberi tende la mano al papà
Ebbro di gioia, Gianmarco Tamberi è ovviamente un fiume in piena dopo il capolavoro di Budapest, l’ennesimo della sua carriera stellare. “Quando sono entrato nello stadio ho visto quanti italiani c’erano, quanto erano carichi, e mi sono detto: ‘è la tua serata’… Sapevo di star bene, anche se domenica ho fatto una qualificazione orrenda, ma ho archiviato tutto e ho cercato quello che dico nei miei discorsi da capitano agli azzurri: credere che tutto è possibile e sognare in grande, alla fine è successo” ha detto.
“Mio papà Marco mi ha insegnato a saltare, quello che ho fatto qui è anche grazie al percorso condotto insieme a lui – ha aggiunto il campione -. Non è stato facile separarmi da lui, digerire un cambiamento del genere, non ci parliamo da tanto tempo ma è merito anche di quello che mi ha insegnato”.
” Conosco gli avversari, sapevo che poteva servire più di 2,38 per vincere. Ho cercato di essere me stesso in pedana, di rimanere concentrato, e a 2,36 mi sono reso conto che era un possibile match point. Fa piacere sapere di ispirare i giovani, spingere i ragazzi ad avvicinarsi ai campi di atletica: è bellissimo, sono loro a darci la forza” ha concluso Tamberi.
Le foto della pazza esultanza di Tamberi