Gibilisco ricorda Talotti.
Giuseppe Gibilisco, nel gennaio scorso, è andato a Udine per abbracciare l’amico Alessandro Talotti: “Quando l’ho visto mi veniva voglia di stringerlo forte – ha raccontato alla ‘Gazzetta dello Sport’ -. Non l’ho fatto perché lui, un cristiano alto 1.90, di 80 chili, era diventato fragile. Ma solo esternamente. Dentro aveva sempre un coraggio da leone ed è stato lui a rincuorarmi: “Lotterò fino alla fine, dove arriverà il tumore ci sarò anche io a fermarlo. Beppe, tranquillo, sono al Top”. È andata avanti tra alti e bassi “
“Giovedì gli ho mandato un messaggio: “Ciao fratello JJ. Ti voglio bene, amico mio”. Lo chiamavo così perché Alessandro da ragazzo faceva si faceva chiamare JJ, Jumping Joker. Ho guardato il telefono tutto il giorno, ma il messaggio risultava non letto. Al mattino mi sono alzato e ho preso il telefonino. Ho trovato due cuori… Bobo, nostro amico comune, mi aveva detto che Alessandro era sedato, ma aveva trovato la forza di rispondermi. Fino alla fine un leone, un amico, un fratello. Domani sarò a Udine per salutarlo ancora. Ora lasciami piangere… ” ha aggiunto commosso l’ex astista.