Dan Bradbury trionfa in Francia, sesto Laporta

Vittoria di Dan Bradbury

L’inglese Dan Bradbury ha vinto una combattuta 106ª edizione del FedEx Open de France, sul percorso de Le Golf National (par 71) a Saint-Quentin-en-Yvelines nei pressi Parigi, in Francia, dove nel 2018 si è svolta la Ryder Cup. Con un parziale di 66 (-5) nato da cinque birdie, di cui tre consecutivi tra le buche 14 e 16 decisivi, e lo score di 268 (67 66 69 66, -16) ha superato di un colpo il tedesco Yannik Paul, l’inglese Sam Bairstow e i danesi Jeff Winther e Thorbjorn Olesen, secondi con 269 (-15).

Autore di un’ottima prova Francesco Laporta, anche lui tra la decina di giocatori che sono stati in corsa per il titolo sino alle ultime battute, il quale con il sesto posto (270 – 73 64 66 67, -14), condiviso con l’inglese Matthew Jordan, ha siglato il suo miglior risultato stagionale. Ha concluso con un 67 (-4, due bogey in avvio e sei birdie successivi). Dopo una partenza molto difficile (97° con 73, +2 e con un +6 sulle prime nove) il pugliese ha decisamente cambiato passo salendo al 17° posto nel secondo round e al sesto nel terzo che poi ha mantenuto. Hanno provato a dire la loro anche gli statunitensi Gunner Wiebe e Johannes Veerman, ottavi con 271 (-13), che hanno ceduto nel finale.

Degli altri azzurri Guido Migliozzi si è classificato 18° con 275 (68 73 67 67, -9) grazie a un doppio 67 (-4). Con il primo nel terzo round è salito dal 64° al 39° posto e con il secondo (sei birdie, due bogey) ha recuperato altre ventuno posizioni. Ha ceduto, invece, Matteo Manassero, 49° con 279 (71 67 67 74, -5), che aveva effettuato due buoni giri centrali.

Dan Bradbury, 25enne di Wakefield, ha ottenuto il secondo titolo dopo il primo nel 2022 (Joburg Open) alla 55ª presenza sul circuito. In una stagione tutto sommato fino ad ora deludente, con soli dieci tagli superati nei primi 25 tornei (due top ten e piazzamenti soprattutto in media classifica), in una sola gara ha ricevuto un assegno 552.500 dollari su un montepremi di 3.250.000 dollari, praticamente circa il doppio di quanto aveva guadagnato fino a oggi nel 2024.


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