Gary Woodland racconta il suo dramma
Finalmente Gary Woodland può sorridere e può tornare a fare quello che meglio gli riesce: giocare a golf: si è messo alle spalle un periodo veramente brutto, come ha spiegato lui stesso. “Ho vissuto quattro mesi e mezzo da incubo con la paura, ogni giorno, di essere vicino alla morte” ha infatti raccontato.
Il campione statunitense è stato operato per rimuovere un tumore benigno al cervello: “La lesione si trovava nella parte che controlla paura e ansia. Le medicine che sono stato costretto a prendere funzionavano per le convulsioni, ma provocavano degli effetti collaterali orribili tra cui la perdita di memoria a breve termine”.
“Voglio dimostrare ai miei figli che nella vita si possono superare anche periodi così difficili” ha aggiunto il vincitore dell’edizione del 2019 dello US Open, che si è affidato a un neurologo dopo i primi preoccupanti sintomi, come perdita di appetito, sonno ed energia e tremore alle mani.
Woodland, originario di Topeka, nel Kansas, compirà 40 anni il prossimo 21 maggio.