Il primo film italiano sul golf sbarca a Venezia

Golf al cinema

Il primo film italiano sul golf, “Il Tempo è ancora nostro”, è stato presentato in anteprima alla Biennale di Venezia nell’ambito dello spazio “Confronti” delle Giornate degli Autori. Prodotto da Father&Son e Aurumovie, con il patrocinio di Federgolf e PGAI, diretto e sceneggiato da Maurizio Matteo Merli (figlio d’arte, il papà, Maurizio, negli anni Settanta si è distinto come uno degli attori più noti del genere poliziesco), vede come attore protagonista Ascanio Pacelli. Consigliere federale, Presidente della PGAI, è al debutto assoluto al cinema.

Il film racconta la storia di un’amicizia d’infanzia, quella tra Tancredi (Ascanio Pacelli) e Stefano (Mirko Frezza), che al golf si incontrano da grandi, ritrovando entrambi la strada che sembravano aver perso. Il primo è un uomo ricco borghese, affascinante e apparentemente felice, preso infatti da frivolezze che lo stanno allontanando dai tesori più preziosi, la famiglia e la figlia. Il secondo è invece povero e trasandato, gli ultimi venti anni li ha passati tra crisi d’astinenza e comunità di recupero. Entrambi hanno voglia di riscattarsi e cambiare vita, ritrovando quella felicità tanto cercata ma mai trovata. A fare da filo conduttore alla storia c’è Costantino (Andrea Roncato), padre di Stefano (ma anche un po’ di Tancredi), che farà loro da “mentore”. Ed è con il bastone da golf in mano che, Tancredi e Stefano, riescono a tornare se stessi. E’ il “potere” dello sport, e in questo caso del golf, strumento d’inclusione che rompe le barriere e celebra le diversità, diventando fonte essenziale di vita.

Il Golf Nazionale di Sutri, la casa del golf italiano, e il Golf Club Terre dei Consoli, sempre in provincia di Viterbo, hanno fatto da teatro a un lungometraggio interpretato inoltre da Miguel Gobbo Diaz, Simone Sabani, Viktorie Ignoto, con le partecipazioni di Antonello Fassari e, appunto, Andrea Roncato.

Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf. “Grazie a ‘Il Tempo è ancora nostro’, il golf italiano, per la prima volta, arriva al cinema e alla Biennale di Venezia, evento straordinario che incontra e ispira artisti, critici d’arte e appassionati da tutto il mondo, distinguendosi come una delle più prestigiose esposizioni artistiche globali. Sarà una grande opportunità per entrare nuovamente nelle case degli italiani, dimostrando la bellezza e l’inclusività del golf e dello sport, strumento importante di coesione sociale. Nell’ambito di una disciplina che abbatte le differenze e permette di gareggiare alla pari con tutti. I miei complimenti al regista Merli, ad Ascanio Pacelli e a tutti i protagonisti di questo bellissimo film. E’ un orgoglio, per la Federazione Italiana Golf, che ho l’onore di presiedere, poter patrocinare un film che porterà ulteriori benefici alla crescita del golf”.


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