L’Open d’Italia torna nella Capitale

L’Open d’Italia nel 2017 si disputerà sul percorso dell’Olgiata Golf Club a Roma. Sarà il primo di una lunga serie con un montepremi da sette milioni di euro, che lo allinea ai più grandi tornei mondiali. Lo ha deciso il Consiglio Federale, che si è tenuto oggi a Roma nella sede della Federazione Italiana Golf.

“E’ il primo passo del grande cammino che ci porterà alla Ryder Cup 2022” ha dichiarato Franco Chimenti, Presidente di Coni Servizi e della FIG. “L’Open d’Italia diventa così un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati, che avranno l’opportunità di seguire dal vivo le più grandi stelle del golf internazionale”.
Grande soddisfazione espressa dal Presidente dell’Olgiata Golf Club, Andrea Pischiutta: “E’ il migliore riconoscimento agli sforzi che, con l’intera compagine sociale, abbiamo condotto negli anni per mantenere elevati i livelli qualitativi del percorso”.
 
Il Progetto Ryder Cup 2022, il percorso di avvicinamento al terzo evento sportivo al mondo dopo Giochi Olimpici e Mondiali di calcio, non poteva che partire da Roma in modo da catalizzare l’interesse di appassionati italiani e stranieri sia attraverso un avvenimento di grande spessore, sia per la qualità dei suoi protagonisti. Infatti l’Open richiamerà i giocatori più forti del mondo, grazie anche alla nuova collocazione nel calendario dell’European Tour (18-21 maggio): sarà abbinato infatti al BMW PGA Championship a Wentworth in Inghilterra, che si svolgerà nella settimana immediatamente successiva.
 
L’Open d’Italia all’Olgiata darà un grande sostegno alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024, confermandola come location ideale per grandi manifestazioni sportive.
 
Ma già l’edizione di quest’anno dell’Open d’Italia segnerà un altro importante momento di crescita per il golf italiano: al Golf Club Milano, dove l’anno scorso si registrò il record di 50 mila spettatori, dal 15 al 18 settembre andrà in scena un evento di assoluto rilievo con un montepremi che passerà da 1,5 milioni a 3 milioni di euro.
 
L’Open farà ritorno all’Olgiata Golf Club dopo l’edizione del 2002, vinta dall’inglese Ian Poulter che con quel successo praticamente diede inizio alla sua ottima carriera arrivando, tra l’altro, a giocare anche la Ryder Cup. Nel tempo il circolo è stato teatro di tanti avvenimenti di peso quali due World Cup, una Coppa del Mondo dilettanti, una finale della Dunhill Cup, tre tornei del Ladies European Tour, alcune gare del Challenge Tour oltre a una lunghissima serie di campionati nazionali.
 
Il percorso, appena inserito dalla prestigiosa rivista Golf Digest tra i migliori cento del mondo, è stato inaugurato nel 1961. Disegnato dall’architetto inglese C. Kenneth Cotton, che ha potuto dare ascolto alla sua fantasia grazie agli ampi spazi che ha avuto a disposizione, ispirandosi poi per la club house ai tipici country club americani armonizzando la  sua grandezza con l’ambiente. Successivamente sono stati fatti due restyling ad opera dell’architetto Jim Fazio, il primo nel 1994 e il secondo nel 2012, nel quale praticamente sono state ridisegnate quasi tutte le buche. Gli adeguamenti hanno, inoltre, riguardato la lunghezza totale del tracciato, il riposizionamento di bunker, tee e ostacoli d’acqua, ma anche le rivisitazioni del patrimonio arboreo.


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