“Perché? Non lo so”.
Così commenta serio e composto Mourad Laachraoui, fratello di quel Najim divenuto famoso per essere l’artificiere della cellula terroristica degli attentati di Parigi e di Bruxelles. Un ragazzo perfettamente integrato, tanto da rappresentare il Belgio a livello internazionale nella disciplina del teakwondo, categoria under 54 kg.
Mourad, che nel 2015 ha fatto una gran bella figura ai Mondiali di teakwondo in Corea del Sud, conquistando secondo gradino del podio e medaglia d’argento, è uno dei 6 fratelli Laachraoui e ha da poco parlato in conferenza stampa a fianco del suo avvocato Philippe Culot.
“Mi ricordo di mio fratello come un ragazzo amichevole e intelligente. Ho perso i contatti con lui dal 2013, quando partì per la Siria. E di questo la mia famiglia aveva informato la polizia. Poi ho cercato ancora di contattarlo, ma non ci sono mai riuscito. Ora non sapevo neanche fosse in Belgio”, ha spiegato il 20enne.
“Non ho idea di cosa abbia spinto mio fratello al terrorismo, noi non ci eravamo accorti di alcun cambiamento da quando si è radicalizzato. Sono molto triste per quello che è successo e che ha fatto, ma è ancora mio fratello, non ho rancore nei suoi confronti, ma voglio davvero voltare pagina”.