L’Italia non riesce a contenere la Norvegia che dal 43esimo in poi preme sull’acceleratore e vince per 7:1. Per due tempi la Nazionale si fa valere contro i norvegesi ed il primo goal in assoluto a questi Mondiali, da parte di Angelo Miceli, il momentaneo 1:2 al 42’, non basta per dare il via alla rimonta italiana. La squadra Azzurra a questo punto non può che fare risultato nell’ultima sfida di lunedì contro l’Austria (in diretta dalle 20:15 su Eurosport Player/differita TV Eurosport 2). La formazione d’oltre Brennero scenderà in pista anche domenica contro la Repubblica Ceca, prima poi di affrontare l’Italia. Indipendentemente dal risultato contro la Repubblica Ceca, Italia – Austria sarà battaglia decisiva per chi rimane nell’Elite e chi scende in Divisione I – Gruppo A per il 2020.
Sesta gara di questi Mondiali Top Division 2019 con l’Italia che sfida la Norvegia, già battuta una volta ai Mondiali (in 8 precedenti, ci sono poi 3 pareggi e 4 sconfitte), in un match importantissimo vista la classifica che vede gli azzurri ancora inchiodati a quota 0 punti, dopo aver però affrontato le squadre più forti del girone. Una modifica importante nei 22 schierati da Beddoes che scendono in pista, vista l’assenza di Diego Kostner (colpito al ginocchio durante il secondo periodo della gara con la Repubblica Ceca) ed il rientro di Jan Pavlu, che ritorna nel roster dopo la discata alla bocca subita con la Russia ma non sarà utilizzato nel corso della gara al pari di Stefano Marchetti. Tra i pali c’è Andreas Bernard, con De Filippo backup. In attacco confermata la linea “pusterese” con Andergassen-Gander-Traversa, Simon Kostner va con Miceli e Bardaro, terza linea con Insam-Rosa-Ramoser e quarta con Deluca-Lambacher-Hochkofler. La Norvegia risponde con Holm tra i pali (Haukeland backup), capitan Holos-Bonsaksen e Thoresen-Olimb-Olden nello starting six
Inizio di partita molto equilibrato, con gli azzurri che si fanno vedere nel terzo offensivo avversario, senza però impegnare Holm, mentre nel terzo italiano Bernard dimostra subito di essere in palla con un bel salvataggio su Thoresen. Il primo squillo italiano è a firma Markus Gander, con due tiri consecutivi che costringono il goalie norvegese a un doppio intervento, cui però risponde Bonsaksen con un tiro al volo deviato da Bernard. I norvegesi aumentano la pressione ma non sfondano, e all’undicesimo l’Italia ha un’occasione d’oro: velocissima fuga con Miceli che si invola verso Holm in uno contro zero, bravo il goalie “norge” a fermarlo e a salvarsi sul tentativo di Simon Kostner sul seguente rebound. Gol sbagliato-gol subito, visto che al 15.23 un missile dalla blu di Lesund viene deviato in maniera decisiva da Reichebnerg, che sblocca dunque il match con l’1 a 0 per la Norvegia. Nel finale di periodo due errori (uno a testa) per cambi sbagliati offrono i primi due power play ad azzurri e nordici, ma le superiorità numeriche non modificano il risultato.
La prima chance del secondo periodo è di Traversa, che in contropiede impegna Holm al corpo, quindi al 24.15 e al 26.04 arrivano due fischi contro i norvegesi (penalizzati Bull e Martinsen), ma nei 3 minuti e 39 secondi di superiorità numerica l’Italia non riesce ad andare oltre due tiri dalla distanza di Insam e Trivellato, mentre nel finale di superiorità Bernard deve compiere un bell’intervento sulla deviazione ravvicinata di Thoresen. Gli azzurri trovano un’altra transizione veloce con Simon Kostner e Miceli, ma il tiro di quest’ultimo è debole e respinto, mentre la Norvegia nel finale di frazione si fa estremamente pericolosa: prima al 32.30 Haga scarta Bernard ma non riesce ad insaccare in back, quindi al 37.10 il goalie azzurro compie un intervento superlativo su Thoresen, un salvataggio quasi disperato sul tiro estremamente ravvicinato. In mezzo qualche velleitaria conclusione da entrambe le parti, in una sfida che piano piano alza anche il volume e l’intensità dei contatti, ma che non si sblocca dall’1 a 0 in favore dei norvegesi.
L’inizio del terzo drittel vede la Norvegia imbastire un’azione lunghissima, gli azzurri non riescono a cambiare e al 41.47 Olimb trova Trettenes che nello slot non sbaglia da ottima posizione. Sotto 2 a 0 gli azzurri riescono però a sbloccarsi e ad interrompere la lunghissima astinenza dal gol: è Angelo Miceli, giocatore del Bolzano, a riuscirci deviando il tiro verso la gabbia di Simon Kostner. Il disco va sul pattino dell’italo-canadese, che però non commette un movimento scorretto e nonostante l’instant replay gli arbitri confermano il 2 a 1. È il primo goal azzurro dei Mondiali e spezza un digiuno in Top Division che durava da 447 minuti e 52 secondi (Michele Marchetti 2 anni fa contro la Germania a Colonia). Il sogno di rimontare dura però poco, perché al 43.55 un bell’assist in profondità di Olsen viene deviato in porta da Haga, che allunga la stecca e da una direzione imparabile al puck.
Qualche giro di lancette dopo Marco Rosa ha un’ottima occasione dallo slot ma non riesce a concretizzarla, poi nel giro di quattro minuti i norvegesi chiudono i conti marcando tre volte: al 47.45 Lindstrom segna in back dalla sinistra indovinando l’angolo giusto sul primo palo, quindi al 49.06 Olsen devia il tiro di Holos sfruttando anche il traffico davanti alla gabbia, e infine al 51.19 Roymark dopo aver respinto un tiro di Zanatta si invola in uno contro zero e fulmina Bernard. Come un tornado la Norvegia si porta sul 6 a 1 e svuota di significato il finale del match, che al 59.08 vedrà anche l’ultimo gol, quello del definitivo 7 a 1, messo a segno da Espeland con un tiro dalla blu in superiorità numerica.
Arriva dunque la sesta sconfitta per l’Italia, che quantomeno riesce a sbloccarsi sotto l’aspetto realizzativo e adesso come previsto avrà di fronte la sfida decisiva contro l’Austria. La Norvegia con questa vittoria si conferma definitivamente in Top Division anche per la prossima stagione.