Mondiali nuoto, Thomas Ceccon solo argento

Thomas Ceccon d’argento

Un argento conquistato in rimonta, complice uno starter tentennante che l’ha piantato sul device e un arrivo imperfetto. Comunque un’altra perla di un talento senza confini e che a ventidue anni sta già scrivendo pagine indelebili di storia. Thomas Ceccon lascia il titolo dei 100 dorso allo statunitense Ryan Murphy – bronzo olimpico a Tokyo – che vince in 52″22. Il fuoriclasse di Schio nuota in 52″27, con un passaggio in 25″50, rispetto al 25″27 della semifinale chiusa con un 52″16 controllato per conservare energie, in vista della seguente finale dei 50 farfalla che ha vinto con il record italiano (26″68). Sarebbe bastata quella prestazione per vincere, ma la finale è sempre una gara diversa, che a volte vive di episodi che bisogna imparare a gestire. Sul gradino più basso del podio sale l’altro statunitense Hunter Armstrong in 52″58. Tempi lontani dal record del mondo che l’azzurro ha timbrato in 51″60 per la vittoria iridata di Budapest e che sembrava avvicinabile.

“Ho nuotato peggio rispetto a ieri; sono contento per la medaglia che è comunque un argento mondiale, ma so di aver commesso degli errori. Mi sentivo bene in acqua, sapevo che difendevo il titolo, ma non ho sofferto particolarmente la pressione. Forse non sono abituato a gareggiare in posizione centrale, vicino ad avversari che vogliono battermi. Dalla laterale vado meglio. Mi prendo il secondo posto, il tempo no, perché so di valere meno”.

Il rammarico per un argento mondiale rende la dimensione di un fenomeno vero, che vuole sempre andare oltre i propri limiti ed esplorare orizzonti inimmaginabili.

Con questo argento Thomas Ceccon diventa il terzo nuotatore italiano a salire almeno sei volte sul podio mondiale in vasca lunga, scavalcato Massimiliano Rosolino (5); davanti a lui Gregorio Paltrinieri (8) e Federica Pellegrini (11), ma ha dinanzi a se stesso tempo e qualità per compiere il sorpasso. Inoltre, per la prima volta nella storia del nuoto italiano in vasca lunga, Ceccon è stato in grado di salire per tre volte sul podio in due edizioni dei campionati mondiali: Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti a Perth 1991 e Nicolò Martinenghi a Budapest 2022 ci sono riusciti in una sola edizione. Questo mondiale, però, non è ancora neanche a metà.


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