Filippo Magnini sta pensando a un ritorno alle competizioni e a una possibile partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo, rinviati al 2021. “Mi prendo l’estate per decidere, per ora rido e mi entusiasmo” ha dichiarato in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’.
Per Magnini, che quindi non ha preso ancora una decisione ufficiale, sono tre i motivi che lo spingerebbero al rientro: “Penso a una grande storia: a diventare il nuotatore piu’ anziano della storia ai Giochi, l’inglese Foster ne aveva 38 e io la farei a 39. Poi penso alla gente che mi spinge e mi dice ‘torna capitano, il nuoto senza di te non è la stessa cosa’ e dopo tutto quello che ho passato in questi anni… Infine penso a Giorgia (Palmas, ndr), a Sofia e al figlio che sta per arrivare: potermi fare vedere da loro sugli spalti. Una spinta in più”.
Magnini ha confermato di essere ancora in contatto con il suo allenatore: “Claudio Rossetto mi ha detto: ‘se dovessi decidere di buttarti ti chiederei solo il sacrificio di fare il professionista’. Allenarmi a Roma? Devo ancora pensarci ma non mi allontanerei da Giorgia: e poi a Milano ci sarebbero anche le condizioni. Si tratta solo di programmare tutto. In questo momento sto da Dio, Giorgia è stata la mia forza e lo sarà sempre perché la amo tantissimo e mi renderà padre”.
L’ambizione di Magnini non riguarda, però, le gare in singolo: “In questo caso sarebbe diverso, farei solo lo staffettista – ha detto -. Il pensiero del ritorno mi è venuto dopo il rinvio dei Giochi al 2021: è uno spiraglio. Penso di avere una storia sportiva particolare: ho vinto, ho perso, mi sono rialzato. Fare la quinta Olimpiade dopo quanto mi è successo è una storia da portabandiera”.