Olimpiadi Parigi 2024: il bilancio di Giovanni Malagò
Il giorno dopo la conclusione ufficiale delle Olimpiadi di Parigi 2024, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha voluto esprimersi senza mezzi termini sul bottino conquistato dalla spedizione azzurra in questa manifestazione a Cinque Cerchi. L’Italia, infatti, ha pareggiato il numero di medaglie raccolte a Tokyo, ma ha conquistato un numero maggiore di medaglie d’oro.
“L’Italia ha confermato un ruolo da protagonista nello sport mondiale, forse siamo stati il paese più multidisciplinare. Siamo andati a medaglia in 20 sport differenti e abbiamo raggiunto 79 finali contro le 67 di Tokyo. Mi ha chiamato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per complimentarsi con l’Italvolley femminile e con tutti gli atleti azzurri che hanno preso parte a questa Olimpiade. E’ stata una spedizione qualitativa e rispetto a qualche anno fa abbiamo dimostrato di essere competitivi in molteplici discipline” ha esordito il presidente del CONI al “Corriere della Sera”.
“Noi non abbiamo avuto nessuna disciplina dove abbiamo fatto man bassa, io sono rimasto sorpreso. La Corea del Sud ha vinto cinque ori solo nel tiro con l’arco, la Cina ha vinto tutto nei tuffi e l’Olanda è stata protagonista nel canottaggio. La polverizzazione nelle discipline e negli atleti che abbiamo avuto noi non l’ha avuta nessuno e questo dimostra la crescita e la forza del nostro movimento” ha proseguito il dirigente sportivo.
“Paltrinieri è l’italiano più medagliato di sempre alle Olimpiadi, la scelta di averlo come portabandiera è doverosa per quello che ha fatto, sta facendo e farà. Ha tutti i presupposti per farlo anche a Los Angeles 2028” ha aggiunto il nativo di Roma.
“Oggi è un giorno di festa, la cosa meno bella è che sia stato molto fuori luogo che il ministro dello sport a cinque giorni dalla fine delle Olimpiadi, sapendo quanto ci ho messo la faccia e quanto mi sia speso, abbia sottolineato questa cosa. Non è solo un problema di stile, non mi aspettavo da Andrea questo” ha concluso Giovanni Malagò.