Mondiali di nuoto, risultati
I quattro moschettieri della 4×100 stile libero non scendono giù dal podio iridato, sono d’argento scintillante, sognano per tre quarti di gara l’oro e strappano il pass per le Olimpadi di Parigi 2024. Vince l’Australia in 3’10”16, grazie all’ultima frazione di Kyle Chalmers in 46”56; il bronzo è degli Stati Uniti, campioni del mondo uscenti, in 3’10”81. Gli azzurri conducono una gara coraggiosa e di altissimo livello. Alessandro Miressi (47”54) e Manuel Frigo (47”79) cambiano al primo posto, mantenendo gli aussie a tredecimi e gli statunitensi a quattro; Lorenzo Zazzeri (48”13) si difende dal ritorno di James Taylor (47”91) per un margine dagli australiani che si riduce a quattordici centesimi; la chiusura di Ceccon (47”’03 con passaggio ai 50 in 22”26) è comunque fantastica, Chalmers lo brucia negli ultimi quindici metri, e vale comunque un meraviglioso argento in 3’10”49.
“Sono molto focalizzato su questo mondiale – comincia Miressi – Contento di aver nuotati al mio livello. Abbiano provato a vincere e ci abbiamo creduto fino alla fine; siamo stati bravissimi tutti e quattro. Questo è lo sport: hanno vinto gli australiani, noi ci rifaremo il prossimo anno”.
“Si siamo stati bravi e questa era una staffetta un po’ complicata rispetto agli altri anni – prosegue Frigo – Siamo arrivati con più aspettative dell’anno scorso, quando non eravamo al massimo. Da una parte ci dispiace per la vittoria sfumata e dall’altro siamo contenti per l’argento conquistato”.
“Un argento che vale oro – afferma Zazzeri – Ci dispiace per tempo perché si poteva vincere. Si è parlati molto di questa staffetta e noi sapevamo che in questo palcoscenico ci saremmo esaltati. Così è stato e per noi che simo amici è ancora più bello”.
“E’ stata una buona staffette secondo me – conclude Ceccon, che un’ora prima si era qualificato per la finale dei 50 farfalla – Eravamo in mezzo agli altri, abbiamo spinto forte. Anche il cambio di formazione si è rivelato positivo. Io ho fatto il mio migliore di sempre lanciato. E’ un argento mondiale. Siamo molto contenti”.
E’ la medaglia della continuità, dopo il quarto posto ai Mondiali di Gwangju 2019, l’argento olimpico a Tokyo 2021, il bronzo iridato a Budapest e il titolo continentale a Roma nel 2022: stessa formazione ma con la novità tattica di Ceccon in ultima frazione e Frigo in seconda. Si tratta della quinta medaglia nella specialità (0-2-3) e del secondo argento dopo quello conquistato da Massimiliano Rosolino, Alessandro Calvi, Christian Galenda e Filippo Magnini a Melbourne 2007.