Il pluridecorato campione ha parlato della sua gara e delle prospettive di vittoria verso Tokyo 2020.
Si parla tanto, e giustamente, di Federica Pellegrini, l’assoluta regina del nuoto azzurro. Ma anche tra gli uomini, e non da ieri, il nome di Gregorio Paltrinieri continua ad essere associato ad un solo sostantivo: la vittoria. Agli Assoluti di Riccione il campione olimpico, primatista europeo e mondiale dei 1500 mt, ha vinto la gara sulla sua distanza preferita in solitario: 14’40″38 il tempo. Inarrivabile per gli avversari. Eppure, intervistato in esclusiva da La Gazzetta dello Sport, il nativo di Carpi appare incontentabile. Perfezionista sino all’inverosimile. Ecco le sue parole.
“Mille difetti, non sono contento neanche della gara dell’oro olimpico, figuriamoci dopo questo tempo. Volevo distribuire meglio la gara. Sono partito più piano. Ma in condizioni del genere è difficile dosare le forze, giochi sempre sul limite. Ho fatto fatica lo stesso, molta fatica: devo aggiustare un po’ di cose sul cambio di ritmo. Partendo da 14’45” di dicembre con una strategia diversa è già un bel passo avanti. Sto provando varie cose, in funzione delle tre gare. Sono contento dei miei campionati. La cosa più bella e importante è essere qui e gareggiare. Una sensazione che ci mancava”, ha detto Gregorio.
“Tokyo 2020? Da quando sono in nazionale – dal 2011 – questa è la selezione più forte. Siamo competitivi in tutte le gare, e con parecchi capaci di realizzare tempi incredibili. Sono contento che l’Italia sia così forte, perché mi incentiva ad andare meglio e non voglio rimanere indietro vedendo tutti gli altri che spingono. È un bell’ambiente, si vede già dagli spalti. Ormai ci conosciamo tutti. Ci divertiamo”, ha chiosato il campione azzurro.