Schiarita nel duro scontro tra Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri relativo all’assegnazione del premio “Allenatore dell’anno”.
Mentre la Procura della Federnuoto ha aperto un’inchiesta relativa agli insulti sessisti ricevuti dalla nuotatrice veneziana, i due campioni si sono scambiati a distanza (Federica dall’Italia, Gregorio dall’Australia) alcuni messaggi vocali per abbassare i toni dopo il botta e risposta.
Federica Pellegrini aveva attaccato duramente la scelta di non assegnare il premio intitolato ad Alberto Castagnetti al proprio tecnico Matteo Giunta, ma Paltrinieri aveva risposto con altrettanta durezza, difendendo la scelta di premiare il proprio coach Stefano Morini.
“Ho vinto l’unico oro che mi mancava nei 200 stile ai Mondiali di vasca corta e ho vinto dopo 6 anni il mio terzo oro nei 200 stile ai Mondiali di Budapest a 29 anni!! – aveva scritto la Pellegrini – 2 medaglie d’oro mondiali nello stesso anno con lo stesso atleta mi dispiace ma quest’anno non le ha vinte nessuno!! Mi dispiace un sacco che questo premio non vada a te Matteo che sei riuscito in quest’impresa e oltretutto hai fatto migliorare di un secondo e mezzo Luca Pizzini. Ora abbiamo la certezza di come funzionano queste votazioni!!”.
Questa la replica di Paltrinieri: “Quando poche ore fa ho letto lo sfogo di Federica non ci volevo credere. Le ho trovate parole poco rispettose nei confronti del Moro e di chi ha vinto con lui. Questo è un premio federale, non l’Oscar. Capisco il desiderio di sostenere gli indubbi meriti del proprio tecnico, ma non lo si deve fare screditando il lavoro degli altri. È chiaro che Federica è brava, è forte, ma ripeto, si tratta di un premio, non è niente di che, non doveva prenderla sul personale, su queste cose bisognerebbe volare alto”.
“Il Presidente Paolo Barelli – si legge nella nota con cui la Federazione annuncia l’apertura dell’inchiesta – comunica che la Procura Federale ha aperto un’indagine acquisendo tutti gli atti disponibili per valutare eventuali responsabilità di tesserati relative ad una vicenda che lede l’immagine del nuoto, dei suoi atleti, dei suoi dirigenti e dei suoi tecnici. Dispiace che all’origine di tutta questa incredibile vicenda sia un premio, promosso dalla Federazione Italiana Nuoto, che da anni viene attribuito sulla base di voti espressi da una giuria indipendente, nella quale figura una larghissima maggioranza di giornalisti delle più importanti testate nazionali”.