L’Italia esce sconfitta dalla Chizhovka Arena di Minsk per mano della Bielorussia.
Sono i dettagli che indirizzano le sorti del 37-32 (p.t. 18-14) con cui l’Italia, nonostante una prestazione generosa, esce sconfitta alla Chizhovka Arena di Minsk per mano della Bielorussia.
Il match, valido quale recupero della prima giornata del Gruppo 6 di qualificazione agli EHF EURO 2022 di Ungheria e Slovacchia, non muta la classifica degli Azzurri che conservano il terzo posto – due punti come la Lettonia ma col vantaggio della differenza reti negli scontri diretti – e vengono superati proprio dai bielorussi, che a loro volta raggiungono in vetta la Norvegia. Consapevole della caratura dell’avversario – Bielorussia reduce dall’accesso al main round ai Mondiali di gennaio in Egitto –, l’Italia messa in campo da Riccardo Trillini offre ugualmente una prestazione coraggiosa, a sprazzi riuscendo ad intimorire i quotati padroni di casa. Certo, la Bielorussia ha un Vailupau inarrestabile: l’ala del Meshkov Brest, già in top-5 tra i marcatori della Champions League (67 gol), chiude la serata con un 12 su 14 che non lascia scampo ai portieri azzurri Ebner e Di Giandomenico. La prestazione italiana è più equilibrata nei numeri e nell’apporto. Certo, fuori dalle statistiche c’è la partita maiuscola di Pablo Marrochi, centrale imprescindibile e mente del gioco italiano. Suoi i molteplici assist per innescare i terzini – sei reti per Bulzamini e Skatar – ma anche in particolare Doldan sulla linea dei sei metri.
Peccato per qualche errore di troppo al tiro, soprattutto nei momenti chiave del match. L’Italia si porta a casa il buono di gran parte della contesa. Equilibrato il primo tempo con l’iniziale vantaggio (1-0) e il sostanziale e continuo botta e risposta fino al 13-12 di Doldan con 24’ sul cronometro. Ma contro queste avversarie basta distogliere lo sguardo, abbassare i battiti per un attimo, per sprofondare. E il match di Minsk non fa eccezione: Selvasiuk completa il break di 4-0 con cui gli Azzurri finiscono sotto 17-12. Rispondono i giovanissimi Bortoli e Prantner – per lui prima rete in senior con papà Jurgen in panchina – e all’intervallo si va sul 18-14. Quattro reti da recuperare. Serve una reazione che arriva fra il 39’ e il 43’. Dal 24-21 al 25-25. Con un Bulzamini d’autore nel mezzo. C’è sempre il terzino romagnolo nel nuovo pari (28-28) al 46’. Nel mezzo il time-out di Chevtsov e un pallonetto regalato da Doldan al portiere Kishou. Poi l’accelerazione dei locali. Dettagli, appunto. Dettagli e sbavature. Quelle che l’Italia commette, concedendo alla Bielorussia lo spazio per fuggire sul 33-28. Segna, manco a dirlo, Vailupau. Il tempo diventa poco, i gol da recuperare troppi.
Due fiammate di Savini e Skatar riaccendono l’Italia (36-32), ma il cronometro agevola il compito di Bokhan e compagni. Alla Chizhovka Arena è 37-32. Bielorussia in testa al Gruppo 6 assieme alla Norvegia e di nuovo in campo il prossimo 13 marzo a Valmiera per sfidare la Lettonia, in una partita in cui gli azzurri dovranno fare da attenti spettatori per ciò che riguarda la lotta al terzo posto. L’Italia tornerà in campo il 29 aprile ancora contro la Bielorussia, ma questa volta in campo nella sfida potenzialmente decisiva per entrare nella speciale classifica delle migliori terze (dove contano solo i risultati contro prima e seconda del proprio girone) e continuare a rincorrere il sogno della qualificazione agli EHF EURO 2022.