Settebello ko
Si ferma ai quarti di finale il cammino del Settebello ai campionati mondiali di Fukuoka. Passa la Serbia con 7 debuttanti e un futuro luminoso davanti a sé, che batte l’Italia vice campione del mondo in carica ai rigori per 15-14 dopo aver pareggiato col centroboa Ubovic a 48 secondi dalla fine (11-11). Ai rigori risulta decisiva la parata di Mitrovic sul mancino Damonte (in precedenza parati i tiri anche di Di Somma e subito dopo di Radulovic). Gli azzurri, spesso in vantaggio (3-2, 4-3, 6-5, 7-6, 8-7, 9-8, 10-9, 11-10), non sono mai riusciti a sganciarsi. Ora giocheranno per il quinto posto.
Il commento del ct Campagna: “E’ stata una partita molto fisica, di una grande intensità, quella che mi aspettavo. I ragazzi sono stati dentro al match fino alla fine, ma purtroppo non è bastato. Abbiamo perso per alcuni dettagli, ci hanno fregato per dei blocchi che consentivano di far arrivare facilmente la palla al centro. Malgrado ciò abbiamo tenuto, siamo stati spesso in vantaggio senza riuscire ad allungare e abbiamo commesso un ingenuità alla fine mettendoci ad M. Quando dai l’anima non è una sconfitta, non è un fallimento, è un percorso di crescita individuale e collettivo. Anche giocare la prima partita intensa dopo quattro match più semplici probabilmente ci ha penalizzato. Comunque non ho niente da dire ai ragazzi; continuiamo a testa alta. Dobbiamo onorare il torneo anche se stimoli ed emotività saranno inferiori. Siamo il Settebello e daremo tutto”.
Il commento del capitano Del Lungo: “Dopo una prestazione di alto livello brucia tantissimo essere eliminati soprattutto ai rigori dopo che già l’anno scorso è andata male, con la sconfitta in finale contro la Spagna. Comunque è una sconfitta da cui dobbiamo imparare e servirà per andare ancora più in alto. Voglio anche rivolgere i complimenti ai miei compagni perché hanno disputato una bellissima partita con continue azioni, grande intensità, fatica. Ora dobbiamo onorare il torneo e premiare i nostri sacrifici con la migliore posizione possibile e poi penseremo all’europeo”.