Settebello, resiste il tabù rigori
Sono ancora i rigori a condannare il Settebello: così come accaduto nella finale iridata del 2022 con la Spagna, anche nei Mondiali di Doha del 2024 l’Italia di Pallanuoto maschile si è dovuta arrendere nell’ultimo atto contro la Croazia, la quale ha trionfato con il punteggio complessivo di 15-13, dopo l’11-11 dei tempi regolamentari.
Nel primo quarto sono i balcanici a sbloccare il punteggio, ma l’Italia riesce a rispondere colpo su colpo, chiudendo il parziale in vantaggio per 3-2. Nel secondo periodo, però, la Croazia è abile a sfruttare i diversi momenti di superiorità numerica, arrivando a metà gara in perfetta parità sul punteggio di 5-5.
Nel terzo parziale regna ancora un perfetto equilibrio, con l’Italia che prova più volte a creare un vantaggio, ma i balcanici riescono a rimanere in partita e a chiudere il periodo in vantaggio per 7-8. Nell’ultimo periodo il Settebello ha anche l’occasione per trionfare, poiché nei secondi finali l’estremo difensore croato riesce a bloccare la conclusione del potenziale 12-11 a Fondelli. Ai rigori sono stati decisivi gli errori di Echenique e Di Fulvio.
Dopo aver conquistato il quarto argento ai mondiali, il Ct dell’Italia Sandro Campagna ha analizzato senza giri di parole la prestazione dei suoi ragazzi: “L’ultima azione l’hanno giocata con il portiere avanti, abbiamo sbagliato: dovevamo fare più intensità sul tiro da fuori, ma non rimprovero nulla ai ragazzi, hanno fatto un Mondiale strepitoso. Siamo cresciuti durante la stagione, abbiamo saputo soffrire anche oggi. Forse c’è mancato qualcosa di qualità e di gambe in certi momenti, qualche intercetto, qualche blocco in più con l’uomo in più. Ho detto che se avessimo ridotto la loro percentuale con l’uomo in più avremmo vinto”.
“Resta il rammarico per aver perso quando eravamo in vantaggio a quattro secondi dal termine. Con Velotto e Condemi sarebbe stato diverso nell’ultima azione. Anche quest’anno non abbiamo perso nei tempi regolamentari: l’anno scorso ai quarti di finale ai rigori contro la Serbia, questa volta in finale. Mi dispiace per Chalo e Francesco per la partita strepitosa, ma ci sta“ ha proseguito il tecnico ai microfoni della “RAI”.
“I ragazzi se la stanno piangendo. Chiaro che è sempre una medaglia, ma nel 2024 non sarà ricordata questa partita ma saranno ricordati i medagliati olimpici, l’avrei detto anche se avessimo vinto l’oro. La squadra c’è per conquistare qualcosa di prestigioso alle Olimpiadi” ha chiosato Sandro Campagna.