Roma 2024, presentazione in grande stile

Presentazione in grande stile per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024.
 
Mercoledì mattina Luca Cordero di Montezemolo, presidente del comitato promotore, ha illustrato il dossier: “C’è un tema al centro del progetto: l’arte italiana dell’accoglienza la capacità nel portare in giro la qualità della vita nel nostro paese”.
 
“Gli atleti sono al centro del progetto olimpico che nasce da un lavoro di squadra. Questo progetto ha visto il lavoro di tantissime persone che lavorando dietro le quinte. Questa è una sfida per la città, e credo che abbiamo la forza, la storia, la cultura di vincere questa sfida. Le Olimpiadi entreranno in tante città e non solo a Roma. Vogliamo che le nostre Olimpiadi siano le migliori sotto tutti i punti di vista, lo sport deve essere al centro del progetto. L’impegno che prendiamo è con tutti i nostri atleti e le loro famiglie che avranno la possibilità di fermarsi anche dopo, vogliamo mettere al centro la città, che porterà un boom turistico fino a due anni dopo e se lavoreremo bene anche un miglioramento della qualità della vita. Al di là dello sport daranno un impuslo anche per i cittadini”.
 
Montezemolo è anche entrato nel dettaglio delle cifre: “Il costo per impianti permamenti per i Giochi di Roma 2024 è di 2,1 miliardi. In particolare il villaggio olimpico, Ibc e main press center, la cycling arena, il parco naturalistico dove si faranno le manifestazioni del canottaggio, lo stadio Flaminio e le vele di Calatrava. A questi vanno aggiunti 3,2 miliardi per impianti temporanei e costi di gestione ed organizzazione”.
 
Presente anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Non cadrò mai nell’errore di rispondere a provocazioni e polemiche, ma se si conosce minimamente il tema della candidatura si può facilmente capire che il villaggio olimpico a Tor Vergata è una scelta obbligata. Tor Vergata non è un desiderio mio o di Montezemolo. Il dossier era stato valutato da una commissione il cui presidente è l’attuale numero uno del Cio, Thomas Bach, e già in quell’occasione c’era l’opzione Tor Vergata. Mettere il villaggio olimpico al Foro Italico o alla nuova Fiera di Roma era improponibile”.


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