Guerra in Ucraina, le Zebre Rugby portano al sicuro 49 profughi

Zebre Rugby, l’iniziativa

Si è concluso lunedì sera, alla Cittadella del Rugby di Parma, il lungo viaggio in bus promosso da Zebre Rugby Club con l’intento di portare al sicuro le famiglie dei giocatori della squadra di rugby di Kiev RC Polytechnic. Un totale di 49 persone (per lo più donne, bambini e anziani) hanno dovuto lasciare l’Ucraina per proteggere la incolumità propria e dei propri cari, trovando un approdo sicuro in Italia, lontano dai pericoli del conflitto russo.

Il pullman, organizzato dalla franchigia parmigiana in collaborazione con l’agenzia viaggi partner Val D’Enza Tours, era partito dall’impianto sportivo in gestione alla Federazione Italiana Rugby nella mattinata di sabato scorso, raggiungendo la località di Barabás al confine tra l’Ungheria e l’Ucraina dove ha potuto caricare a bordo i familiari dei giocatori della squadra di rugby ucraina dopo aver espletato le necessarie procedure di verifica burocratiche e sanitarie.

La prima accoglienza e assistenza delle famiglie ucraine è stata favorita dal fondamentale contributo dell’interprete ucraina Mariya Levytska e dell’infermiere specialista Nicola Aimi del Team Studio Notarpietro che hanno intrapreso il viaggio a bordo del bus dall’Italia.

I componenti del pullman sono tutti in stato di buona salute e al loro arrivo alla Cittadella del Rugby di Parma sono stati accolti da una delegazione di dirigenti delle Zebre e di altri rappresentanti di partner che hanno partecipato all’iniziativa umanitaria.

Le dichiarazioni del Presidente di Zebre Rugby Club Michele Dalai: “Abbiamo fatto quello che ci sembrava giusto fare in un momento come questo. Se raccontiamo di essere una grande famiglia, è in questi frangenti che abbiamo la possibilità di dimostrarlo”.


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