Il rubgy italiano non dimentica Marco Bollesan

Il rugby italiano onora Bollesan.

La cerimonia migliore, quella che lui avrebbe preferito, sarebbe stata un aperitivo alla Strambata, sulla spiaggia di Boccadasse, villaggio di pescatori ottocentesco, congelato nel tempo, nel cuore della sua Genova.

Gin tonic e focaccia, un mix azzardato per i forestieri, da condividere insieme alle figlie Miride e Marella ed agli amici di lungo, lunghissimo corso del Cus Genova, con i superstiti del tour sudafricano del 1973, in piena apartheid. “I miei banditi”, li aveva sempre etichettati lui.

Marco Bollesan se n’è andato lo scorso 11 aprile, indimenticato e indimenticabile Capitano, Commissario Tecnico, Manager dell’Italrugby, una carriera azzurra lunga quasi mezzo secolo tra campo, panchina, una scrivania per la quale lui, uomo d’azione, non nascondeva una certa idiosincrasia.

Il 7 luglio, oggi, Marco avrebbe festeggiato ottant’anni e, per ricordarlo, la Federazione Italiana Rugby ed il CIAR gli hanno conferito alla memoria l’ovale d’oro con fronda su scudetto tricolore, la più importante benemerenza conferita dall’organo di governo del rugby italiano in riconoscimento dei servizi resi al movimento.

L’ovale d’oro con fronda e le insegne che lo accompagnano verranno consegnati, nel corso di una speciale cerimonia prevista per l’inizio della Stagione Sportiva 2021/22, alle figlie di Marco e, nell’occasione, saranno assegnati tutti i cinque ovali d’oro con fronda su scudetto tricolore assegnati dal Consiglio Federale al Presidente Onorario Giancarlo Dondi, all’Azzurro classe 1937 Antonio Di Zitti, al tecnico Franco Ascantini e, alla memoria, al pilone azzurro Massimo Cuttitta.

“Marco è stato un esempio, un’ispirazione ed un padre sportivo per me e per moltissimi atleti della mia generazione. Non abbiamo potuto festeggiare insieme il suo ottantesimo compleanno, ma FIR e CIAR hanno voluto ricordare la nascita dell’uomo che più di ogni altro ha incarnato lo spirito ed i valori del rugby italiano con il conferimento alla memoria dell’ovale d’oro con fronda su scudetto tricolore. Marco non amava le cerimonie e le formalità, avrebbe trovato il modo di scherzare su questo riconoscimento ma so che avrebbe appuntato il pin sulla giacca con l’orgoglio e l’appartenenza che hanno caratterizzato tutta la sua carriera al servizio della maglia azzurra. Mi manca e ci manca” ha detto il presidente federale Marzio Innocenti.

La Federazione Italiana Rugby ha avanzato a World Rugby, la federazione internazionale, richiesta di induzione di Marco Bollesan nella Hall of Fame di Rugby, nella città inglese da cui il gioco ha avuto origine.


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