“Firenze non può che richiamare i ricordi di un anno fa, della storica vittoria contro il Sudafrica. Chi quel giorno come me era in campo ricorderà sempre quella giornata”.
Un anno dopo il successo sugli Springboks, per sua stessa ammissione la vittoria più importante nella storia della Nazionale, Sergio Parisse torna nella sala stampa del “Franchi” di Firenze alla vigilia della sfida contro l’Argentina (domani ore 15, diretta DMAX canale 52 dalle 14.15 con Rugby Social Club), secondo dei Crédit Agricole Cariparma Test Match di novembre 2017.
“Siamo felici di aver portato a casa la gara di Catania contro Fiji – dice in conferenza il capitano dell’Italrugby, domani al cap numero 128 – ma la partita contro i Pumas sarà molto diversa, molto più difficile. A questo dobbiamo essere preparati”.
Battuta per l’ultima volta nel 2008 dall’Italia a Cordoba, ma reduce da una serie di sette sconfitte consecutive nel Championship e contro l’Inghilterra, l’Argentina per Parisse non appare in crisi: “Sono abituati a giocare ad altissimo livello, batterli sarà un’impresa non inferiore a quella di un anno fa contro il Sudafrica”
Il gruppo azzurro, per il capitano, ha le qualità per riuscirci: “E’ un gruppo giovane, estremamente sano sotto ogni punto di vista. Per me è un piacere farne parte: cerco di conoscere meglio i ragazzi, di condividere il tempo fuori dal campo con loro, aiutarli dove posso. Contro Fiji ero alla mia seconda partita in sei giorni, non mi sentivo in grande forma, domani spero di alzare la mia performance”.
“Pazienza e disciplina, come ha detto Conor, saranno le chiavi del match. I Pumas sono abituati a conservare il possesso in attacco, a costruire moltissime fasi: per segnare la meta all’Inghilterra ne hanno giocate trenta. Dovremo essere prontin a difendere, a fronteggiare la loro aggressività ed a mantenere la disciplina. Sarà – conclude Parisse – una sfida molto difficile e intensa”.
Prima di quella di Parisse, nella sala stampa del Franchi è andata in scena un’altra conferenza stampa.
Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici (A.N.I.A.D.) e Federazione Italiana Rugby (F.I.R.) hanno presentato la campagna “Diabete: LIBERI di vincerlo – Alleniamoci a farlo!”. L’iniziativa di sensibilizzazione è nata dalla certezza che il diabete non deve essere considerato un limite nella pratica di un’attività sportiva e in generale nella vita. Eppure ancora oggi, secondo gli ultimi dati Istat, la maggioranza delle persone con diabete over45 (il 64%) non pratica alcuna attività fisica e uno su quattro è obeso (il 26%).
La campagna che ha preso il via oggi allo Stadio Franchi di Firenze prevede la distribuzione di un vademecum dove i diabetici potranno trovare una miniera di informazioni per praticare attività fisica e sportiva in sicurezza, disponibile anche online, Nei prossimi mesi la campagna arriverà in alcune piazze italiane per avvicinare alla pratica sportiva le persone con diabete. Le tappe saranno annunciate sul sito ANIAD e sui social network.
Ma qual è il decalogo degli esperti ANIAD per praticare attività sportiva in sicurezza?
1. Tutte le persone con diabete dovrebbero praticare attività fisica come parte integrante della gestione del controllo glicemico/metabolico e della salute in generale
2. Il programma di attività fisica deve essere iniziato con prudenza e proseguire con graduali aumenti
3. Sono raccomandati gli sport aerobici (jogging, corsa lenta, sci di fondo, nuoto, ciclismo, danza aerobica, pattinaggio) e anche gli sport di squadra (calcio, basket, pallavolo, ecc.) che sono aerobici-anaerobici alternati
4. Si consiglia l’esercizio quotidiano, o almeno non lasciare trascorrere più di due giorni consecutivi tra le sessioni di esercizio, per migliorare l’azione dell’insulina
5. Gli adulti con diabete tipo 2 dovrebbero eseguire sia l’allenamento aerobico sia l’esercizio di resistenza per ottenere risultati glicemici ottimali e un buono stato di salute
6. I giovani e gli adulti con diabete tipo 1 possono praticare attività fisica e l’attività dovrebbe essere raccomandata a tutti, in questo caso le risposte della glicemia sono altamente variabili in base al tipo di attività e durata e richiedono differenti regolazioni
7. I bimbi con diabete possono svolgere quasi tutte le attività motorie e l’attività dovrebbe essere raccomandata a tutti, in base alle loro preferenze e caratteristiche fisiche e al livello di abilità sviluppato
8. Donne incinta con o a rischio di diabete gestazionale dovrebbero effettuare 20-30 minuti di esercizio di moderata intensità nella maggior parte o in tutti i giorni della settimana
9. In caso di terapia con insulina e anti-diabetici orali controllare sempre la glicemia prima e dopo l’esercizio fisico e, se l’allenamento è lungo, anche durante
10. Regolare l’alimentazione e la terapia insulinica in funzione dell’intensità e della durata dell’allenamento previsto, in accordo con il diabetologo