Sei Nazioni, Andrea De Rossi e la previsione sull’Italia

Gli uomini di Kieran Crowley si preparano al Sei Nazioni

A margine del Media Day per il Guinness Sei Nazioni 2023 l’ex rugbista Andrea De Rossi, membro della Nazionale tra il 1999 e il 2004 e anche capitano degli azzurri alla Coppa del Mondo del 2003, in esclusiva ai microfoni di Sportal.it ha fatto una sua previsione in vista del via della manifestazione, dove l’Italia esordirà il 5 febbraio all’Olimpico di Roma contro i campioni in carica della Francia.

“Come arriva l’Italia a questo Sei Nazioni? Arriva carica di un grande entusiasmo. Trascinata da un paese intero che forse sogna anche un po’, forse come mai ci è capitato di fare. Com’è anche stato detto ci sono grandi aspettative perché adesso non si può più tornare indietro. Il presidente Innocenti ha detto due vittorie e mi associo anch’io. Due vittoria sono possibili da fare ma di facile non c’è assolutamente nulla. Quello che vogliamo vedere è non tornare indietro, vivendo partita per partita sperando di poterle vincere tutte” ha previsto l’ex capitano degli azzurri.

“L’importanza della vittoria dell’anno scorso contro il Galles e di quella di novembre in Nations Series contro l’Australia? Hanno dato un senso al lavoro fatto in tutti questi anni e il là a che un po’ tutto il panorama mondiale si svegliasse e dicesse ‘ah ma c’è anche l’Italia’. E’ stato anche detto che ci volevano buttare fuori dal Sei Nazioni e ora dicono che possiamo vincere con l’Inghilterra ma questo fa parte dello sport. Però sono due vittorie fondamentali, che in altri tempi avremmo perso ma soprattutto abbiamo espresso un gioco visto poche volte” ha proseguito.

“Secondo me è tutto il movimento che probabilmente ha prodotto i suoi frutti, tanti ragazzi giovani sono maturati, anche lo staff è maturato, ha capito quali fossero i punti deboli. Sicuramente il lavoro e il credere in un obiettivo aiutano, non solo in 15 o 20 ma in 60 compreso lo staff, l’U20 che è dietro che lavora e anche tutto quello che è il movimento che gira intorno alla Nazionale, come la televisione e i media che parlano di rugby, anche questo è importante” ha concluso De Rossi.


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