Dopo il deludente settimo posto nel torneo di Hong Kong, la nazionale sudafricana di rugby a 7 si rifà con gli interessi nell’ottava tappa della World Rugby Sevens World Series, giocata tra sabato 13 e domenica 14 aprile nel National Stadium di Singapore. Nella finalissima del torneo, i Blitzboks allenati da Neil Powell battono le Fiji in una partita dall’andamento incredibile: gli isolani, infatti, partono fortissimo e chiudono il primo tempo sul 19-0 grazie alle mete di Aminiasi Tuimaba, Napolioni Bolaca e Vilimoni Botitu (due delle quali trasformate dallo stesso Bolaca), ma i sudafricani, campioni a Singapore anche nel 2018, non si perdono d’animo e compiono l’impresa nel secondo tempo, prima segnando 17 punti in tre minuti con le mete di Kurt Lee Arendse, Angelo Davids e Ryan Oosthuizen, quest’ultima trasformata da Selvyn Davids, e poi completando la rimonta nell’ultimo giro di lancette ancora con Selvyn Davids, che calcia tra i pali la punizione che vale il 20-19 finale e fa esplodere di gioia i rappresentanti della Nazione arcobaleno.
Per Fiji si tratta di una grande occasione persa: conquistando i 19 punti destinati alla seconda anziché i 22 assegnati ai campioni di tappa, infatti, gli isolani mancano proprio per tre lunghezze l’aggancio alla vetta della classifica generale, occupata ancora dagli Stati Uniti. Gli americani, dal canto loro, limitano i danni classificandosi ancora una volta tra le prime quattro (mai più in basso in tutta la stagione), ma perdono 28-7 la finale per il bronzo contro l’Inghilterra.
Per quanto riguarda gli altri piazzamenti, le Samoa battono 19-17 la Nuova Zelanda nella finalina per il quinto posto, Argentina e Australia chiudono ex-aequo in settima posizione, la Francia (dopo due secondi posti consecutivi) si fa eliminare nel girone preliminare ma conquista il torneo di consolazione (il Challenge Trophy) battendo la Scozia 22-19 nella finale per il nono posto, Canada e Galles terminano undicesimi e conquistano punti importanti in zona salvezza, il Kenya batte la Spagna 21-5 nella finalina per il tredicesimo posto, e infine Giappone e Hong Kong chiudono mestamente all’ultimo posto, con i nipponici che tornano ad occupare l’ultima posizione tra i “core teams”, un piazzamento che varrebbe la retrocessione a fine stagione.
A due tappe dalla fine, quindi, si profila una lotta a due per la vittoria della serie mondiale, con gli Stati Uniti e le Fiji divise, come detto in precedenza, da tre soli punti (su 44 disponibili). L’aritmetica, inoltre, lascia ancora qualche speranza alla Nuova Zelanda (15 punti di svantaggio per gli All Blacks, deludenti nelle ultime tappe), agli stessi Blitzboks sudafricani (23 punti dietro la capolista) e persino all’Inghilterra (38 punti di ritardo), benché sia improbabile che le prime due perdano troppi punti rispetto alle altre concorrenti. In zona retrocessione, invece, troviamo tre squadre in quattro punti, con il Kenya a 26, il Galles a 25 e il Giappone a 22. I verdetti finali saranno decisi negli ultimi appuntamenti della World Rugby Sevens Series, che si giocheranno nell’ultimo weekend di maggio a Londra e nel primo fine settimana di giugno a Parigi.
Classifica Generale HSBC World Rugby Sevens Series: USA 145, Fiji 142, Nuova Zelanda 130, Sud Africa 121, Inghilterra 107, Samoa 87, Australia 80, Argentina 79, Francia 71, Scozia 62, Spagna 47, Canada 41, Kenya 26, Galles 25, Giappone 22; Cile* 6, Tonga* 5, Zimbabwe* 2, Portogallo* 1, Hong Kong* 1.
Note: con l’asterisco (*) sono indicate le squadre, al di fuori dei “core teams”, che hanno partecipato solo ad eventi selezionati, su invito degli organizzatori. Le prime quattro classificate si qualificano al torneo olimpico di Tokyo 2020 (la qualificazione della Gran Bretagna dipende dal risultato dell’Inghilterra). La 15esima classificata, invece, retrocede nella divisione minore del World Rugby Sevens, e sarà sostituita dall’Irlanda (vincitrice del Qualifier 2019) nella prossima stagione.