Bebe Vio vince anche con le parole
il team femminile azzurro ha conquistato una splendida medaglia d’argento nell’ultima giornata di scherma ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 dedicata alle squadre di fioretto. Bebe Vio, fresca di medaglia d’oro nell’individuale, Andreea Mogos e Loredana Trigilia hanno condotto una gara lineare senza nessun passo falso, dominando le avversarie e guadagnandosi meritatamente un posto per la finalissima.
L’avventura delle ragazze italiane è iniziata stamattina con la fase a gironi, in cui sono state capaci di vincere tutti gli assalti superando 45-5 gli Stati Uniti, 45-24 l’Ucraina e 45-32 Hong Kong. In semifinale hanno poi dilagato battendo l’Ungheria con il punteggio di 45-27 e sono arrivate all’atto finale della giornata contro la Cina. Il match con le asiatiche è stato palpitante, gestito punto a punto e incerto fino all’ultima frazione, in cui Bebe Vio era riuscita a rimontare fino al 41-41. A questo punto la neo campionessa paralimpica di fioretto categoria A, Gu Haiyan, ha però accelerato fino al successo finale, ottenuto con 45 stoccate a 41.
Le ragazze del commissario tecnico Simone Vanni sono uscite da questa giornata dimostrando ancora una volta il loro valore in campo internazionale e migliorando il risultato di Rio 2016, edizione in cui vinsero la medaglia di bronzo.
“Siamo immensamente felici perché dopo il bronzo inaspettato a Rio questo è stata una conferma – ha detto a fine gara il capitano Loredana Trigilia – Volevamo qualcosa in più, ma mi è rimasto ancora qualche anno per continuare e fare di più. Avevo pensato di ritirarmi, ma a questo punto mi sa che mi tocca restare! Le mie compagne mi fanno sentire giovane e questo è il nostro segreto”.
Un terzetto collaudatissimo quello italiano, che resiste nonostante il passare del tempo. “Sono stati 5 anni lunghi e impegnativi – ha ricordato Andreea Mogos – noi ce l’abbiamo messa tutta e alla fine abbiamo raggiunto questo bel risultato. All’oro ci abbiamo sempre creduto, ma questo è un bellissimo argento e ce lo godiamo”.
“Questa è la mia gara preferita, essere qui in pedana con le mie compagne è qualcosa di magico – ha aggiunto Bebe Vio – siamo una cosa sola e facciamo squadra. Essere salita sul podio con loro è la cosa più importante e sono fiera di fare parte di questa squadra. Se Rio è stata una sorpresa e Tokyo è stata costruita, adesso a Parigi ci andiamo a prendere l’oro!”.
Il podio femminile di quest’anno è completato dall’Ungheria, che nella finale per il terzo posto ha superato la squadra di Hong Kong 45-44, lasciando quest’ultima nuovamente al quarto posto, come fu cinque anni fa.
Nella gara di fioretto maschile, invece, la squadra italiana, composta da Emanuele Lambertini, Matteo Betti e Marco Cima è stata eliminata dopo la fase a gironi. Gli azzurri hanno vinto il primo match del giorno contro l’Ucraina per 45-40, ma hanno poi perso i due successivi con la Russia (45-41) e la Gran Bretagna (45-37), classificandosi al quinto posto. La medaglia d’oro è andata alla Cina, argento alla Gran Bretagna e bronzo alla Francia.
L’Italscherma conclude così la sua spedizione in Giappone con due medaglie, così come a Rio: la conferma dell’oro nel fioretto individuale categoria B di Bebe Vio e questo argento nella prova a squadre.