Un altro argento per l’Italia
Nella sciabola maschile a squadre (Montano, Curatoli e Berrè) arriva un’altra medaglia per la spedizione italiana alle Olimpiadi di Tokyo: è d’argento. Niente da fare in finale contro gli scatenati sudcoreani, che prendono subito il largo e vincono 45-26.
Quindicesima medaglia per l’Italia, la sesta d’argento. Va aggiungersi all’unica d’oro (Vito Dell’Aquila nel taekwondo) e alle otto di bronzo.
A Rio de Janeiro, cinque anni fa, sono state 28 complessivamente le medaglie conquistate dagli Azzurri: 8 ori, 12 argenti e 8 bronzi, che sono valsi all’Italia il nono posto nella classifica finale, il quinto tra i Paesi europei, alle spalle di Gran Bretagna, Russia, Germania e Francia. Niccolò Campriani ne ha vinte due d’oro nel tiro a segno con la sua carabina, Diana Bacosi e Gabriele Rossetti hanno messo tutti in fila nel tiro a volo, ma sono saliti sul gradino più alto del podio anche Daniele Garozzo (scherma), Fabio Basile (judo), Gregorio Paltrinieri (nuoto) ed Elia Viviani (ciclismo su pista). Il veneto è stato uno dei nostri portabandiera nella cerimonia inaugurale. L’altra, Jessica Rossi, ha vinto l’oro nel 2012 a Londra, nel tiro a volo.
Anche nell’edizione inglese sono state 28 le medaglie messe al collo da atleti italiani: 8 d’oro, 9 d’argento e 11 di bronzo. Le altre sette medaglie italiane del metallo più prezioso arrivarono nel tiro con l’arco (squadra maschile), nel tiro a segno (ancora Campriani), nella scherma (ci furono le vittorie del fioretto a squadre femminile e maschile e di Elisa Di Francisca nel fioretto individuale femminile), nel taekwondo (Carlo Molfetta) e nella canoa con Daniele Molmenti.