Argento europeo per l’Italia femminile del curling
Finisce con una beffa ma è un grande risultato quello che l’Italia del curling femminile ha ottenuto ai campionati europei di curling in Scozia. Le azzurre hanno vinto l’argento inchinandosi in finale per 6-5 alla favoritissima Svzzera: è la quarta medaglia continentale per il nostro movimento femminile dopo gliargenti del 1982 e del 2006 e il bronzo del 2017.
Il primo end finisce con un nulla di fatto grazie a una magia della nostra skip Stefania Constantini, oro olimpico nel doppio misto con Amos Mosaner, e nel secondo l’ampezzana ne sforna un’altra rubando la mano alle svizzere e portando avanti l’Italia, ma due punti delle pluricampionesse del mondo nel terzo end fa ribaltare loro la situazione sul 2-1.
Nel quarto end, il primo in cui le azzurre hanno l’ultimo stone, cioè l’ultimo tiro, portiamo a casa il punto del 2-2, ma nel quinto è la Svizzera a conquistare un punto e nel sesto ruba un punto all’Italia perché Constantini prova un takeout che non riesce per pochissio invece di piazzare al centro, Stefania poi riesce a piazzare il punto, anche se anche qui per questione di millimetri, nel settimo, replica poi la squadra rossocrociata nell’ottavo: 5-3 Svizzera.
Uno stone impreciso nel nono end di Alina Pätz dà a Costantini la chance del takeout che regala due punti alle azzurre: 5-5 prima del decimo end, quello decisivo. E qui, dopo due imprecisioni dello skip svzzero Silvana Tirinzoni e di Pätz l’Italia sembra avere il successo in mano, ma un colpo pazzesco di Pätz al’ultimo stone regala l’oro alla Svizzera, che però era la grande favorita per i sei titoli mondiali vinti da Pätz e i quattro dalla 44enne Tirinzoni.
Bravissime comunque Giulia Zardini Lacedelli, Angela Romei, Elena Mathis e Stefana Constantini, che dopo aver chiuso il round robin al secondo posto con 7 vittorie e 2 sconfitte proprio alle spalle delle elvetiche hanno distrutto in otto end la Svezia in semifinale per 11-2 nchinandosi soltanto alla classe delle svizzere che vincono il loro settimo titolo continentale dopo nove anni di attesa.