Un po’ di Torino alle Olimpiadi di Pechino
C’è un po’ di Torino alle Olimpiadi invernali di Pechino che prenderanno il via il 4 febbraio: il Visitor Center del sito olimpico di Shougang, dove si svolgeranno le gare di Big Air (snowboard e freestyle skiing), è stato infatti progettato dal Politecnico di Torino, unica realtà straniera invitata a partecipare alla progettazione di spazi destinati ai XXIV Giochi Invernali.
L’opera è parte di un ampio progetto di rigenerazione urbana, quello dell’area di Shougang, che ha l’obiettivo di creare spazi adatti al benessere fisico, allo sport e alla socialità partendo dalla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Il sito di Shougang, che si estende su 9 milioni di metri quadrati un tempo occupati dalla più grande acciaieria di Stato, è stato dismesso nel 2005 per ridurre l’inquinamento su Pechino.
Il Visitor Center – 11 mila metri quadrati nel cuore del cluster olimpico – è nato dal recupero di una parte del sito, la “Oxigen Factory”, ed è stato interamente progettato da un team di ricercatrici e ricercatori del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che hanno applicato le nozioni di Urban Ergonomics, disciplina che propone di progettare infrastrutture per il benessere nella vita urbana contemporanea con l’obiettivo di migliorare il rapporto del corpo umano con l’ambiente costruito. La nozione di Urban Ergonomics è nata a partire da due tesi di dottorato sviluppate da Marta Mancini del Politecnico di Torino e Deng Huishu della Tsinghua University nell’ambito del progetto del Politecnico “Joint Projects with Top Universities”, lanciato dal Politecnico nel 2017.
Il Visitor Center offre, alla base dell’edificio, un grande playground che favorirà il movimento e le interazioni tra corpo e spazio, mentre, ai piani superiori, ampie aree per i visitatori del sito olimpico illuminate da grandi vetrate che permetteranno di ammirare dall’alto l’intero cluster di gara, a partire dal Big Air Slope, il primo impianto permanente al mondo dedicato alla disciplina, progettato dalla Tsinghua University.
Il progetto è stato condotto dal Dipartimento di Architettura e Design, con la consulenza dei Dipartimenti di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica e di Energia. Il coordinamento è stato di Michele Bonino, professore del Politecnico e delegato del Rettore alle Relazioni internazionali con la Cina e i Paesi Asiatici e la realizzazione è stata portata a termine in collaborazione con la Tsinghua University di Pechino.