
In una lunga intervista Federica Brignone ripercorre la sua stagione magica e manda un invito speciale a Jannik Sinner.
In una lunga intervista al Corriere della Sera Federica Brignone ripercorre la sua stagione da dominatrice, nella quale ha conquistato l’oro in gigante e l’argento in superG ai campionati del Mondo di Saalbach-Hinterglemm e ha vinto 10 gare di Coppa del Mondo con 16 podi complessivi, nuovo record assoluto per uno sciatore italiano, e questa sera a Sun Valley le verrà consegnata la sua sfera di cristallo assoluta, in aggiunta a quelle di discesa e di gigante. Ecco le sue parole.
“Ho vissuto l’intera stagione rendendomi conto di ciò che stava succedendo, avendo bene in mente che cosa volevo ottenere. Sì, sono pienamente consapevole. Sì, è più bello. Conosco benissimo il mio percorso e ciò che ho accettato di fare in tutta la carriera. In questa stagione sono sempre riuscita a motivarmi, a migliorarmi. Mi sono concentrata sulla prestazione e non sul risultato, ho imparato dagli errori”.
“L’anno scorso avevo fatto gli stessi punti di adesso. Avevo vinto tanto ma non era bastato. Però sapevo di essere vicinissima. Il primo obiettivo è stato cercare di migliorare ancora, ed è stato speciale riuscirci grazie a una programmazione mirata. Non è questione di una sola stagione, da tante continuo a crescere. Il regalo più bello l’ho già ricevuto: una stagione così e lo sto capendo in questi giorni. Non ho bisogno di altro nella vita. Non sono assolutamente attaccata alle cose materiali. Non mi interessano. Al massimo una vacanza ma la faccio tutti gli anni, a fare surf. Ma il posto preferisco tenerlo per me”.
“Un po’ mi mancano già le gare, avrei continuato a sciare in questa stagione… In realtà fino a dopo Pasqua sono piena di impegni: altre due settimane di allenamento, test dei nuovi sci, eventi. Quindi forse preferivo continuare a gareggiare. Io la sportiva più celebre d’Italia? In realtà non sono abituata e fatico un po’ all’idea. Sono una tranquilla, amo stare in compagnia dei miei amici e la vita semplice. Per me è una regola imprenscindibile e non ho voglia di cambiare. Se evo parlare con qualcuno, mio fratello sicuramente. Con i miei ho sempre faticato di più, ma io non condivido più di tanto le mie emozioni”.
“Per inseguire i sogni si rinuncia a tanto. Quest’anno ho fatto un lavoro particolare che mi è costato in termini di energia e di impegno. Ma era la scelta giusta. Metterò le coppe n salotto, finalmente ci sarà un po’ di simmetria. Le altre non stavano bene da sole. E comunque bisogna fare attenzione per notarle, non è che entri in casa e si vedono subito. Mi piace che sia così. La bimba che ero sarebbe molto orgogliosa di me come sono adesso, mai avrei pensato di raggiungere simili traguardi. Sono diventata esattamente l’atleta che avrei voluto diventare: capace di vincere in tutte le discipline, per il gusto della competizione”.
“Vivo lo sport in maniera talmente sana e bella che potrebbe essere una buona scelta diventare una dirigente sportiva. Ma dovrei vedere che tipo di lavoro è, e capire se potrei essere utile. Se dovessi andare in guerra contro il sistema, anche no. Numero uno lo sono già stata e allora mi aveva messo pressione. A questo giro spero solo di essere soddisfatta. E comunque non cambia nulla essere numero 1 o numero due, ciò che sei non dipende dai risultati. La testa ha fatto la differenza, ma quest’anno la mia superiorità è stata sugli sci con velocità, sicurezza e controllo”.
La fuoriclasse valdostana, alla domanda se avesse organizzato una partita di tennis con Jannik Sinner, con il quale aveva confidato di voler giocare, essendo quello della racchetta uno dei tanti sport che pratica, ha risposto così: “No, figuriamoci. Spero di giocare tanto a tennis in estate, lo uso anche come preparazione atletica. Ma lui si annoierebbe con me. Però se venisse a sciare con me, di sicuro non mi annoierei. Lo aspetto”.