Grande Italia anche nel biathlon: la staffetta mista è argento ai mondiali

A Oberhof argento per la staffetta mista azzurra

Una grande Italia si è resa subito protagonista con l’argento nella staffetta mista nella giornata inaugurale dei Mondiali di Oberhof, in Germania. Il quartetto azzurro composto da Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Didier Bionaz e Tommaso Giacomel, è arrivato – per 11″6 con sole 6 ricariche usate -, alle spalle della fortissima squadra norvegese composta da Ingrid Tandrevold, Marte Roiseland, Sturla Laegreid e Johannes Boe, primi col tempo di 1h 4’ 41″9 con 1 errore e 9 ricariche utilizzate. Bronzo alla Francia (Julia Simon, Anais Chevalier-Bouchet, Emiien Jacquelin e Quentin Fillon Maillet), attardata di 55″9 con 9 ricariche utilizzate.

Lisa Vittozzi si è resa subito protagonista al lancio. La sappadina ha duellato con Jouve sin dagli albori della sfida, in un duello emozionante con la transalpina che ha terminato la frazione avanti di 10 secondi, a causa di una ricarica utilizzata dall’azzurra nel tiro in piedi. Norvegia inizialmente molto indietro, con Tandrevold che è rimasta attardata a causa di un errore subito nel primo poligono.

Dorothea Wierer non è stata da meno della compagna di squadra in seconda frazione, sfruttando tutto il suo talento e la sua grinta per aver ragione di Chevalier-Bouchet. La finanziera di Rasun è stata chirurgica al tiro e, da vera campionessa, ha sfruttato al meglio l’incertezza al secondo poligono della francese, per seminarla sugli sci stretti e concludere con 12 secondi di vantaggio, mentre Roiseland riguadagnava terreno.

Poco ha potuto Didier Bionaz dal potente ritorno della squadra norvegese nella terza frazione: il valdostano si è difeso in maniera gagliarda – mostrando grande maturità e sicurezza -, contro Lagreid e Jacquelin, per rispondere colpo su colpo al poligono, e rimanere il più attaccato possibile ai due biatleti, fino al cambio con l’ultimo frazionista.

Negli ultimi due chilometri, Tommaso Giacomel ha regalato spettacolo con una prova di rara intensità e bravura. Il trentino di Imer non si è fatto impensierire né dal ritardo accumulato, né dalla sfida con il marziano Boe: al primo poligono l’azzurro è stato chirurgico nello sfruttare gli errori del norvegese e di Fillon Maillet, scrollandosi definitivamente di dosso il francese per giocarsi il tutto per tutto per vincere l’oro, partendo con 6 secondi di vantaggio su Boe. Sulla lunga salita del giro di Oberhof, Boe ha raggiunto Giacomel e i due si sono presentati insieme al duello nell’ultimo poligono per giocarsi l’oro, ma nell’ultimo giro il norvegese ha fatto valere la legge del più forte, regalando alla propria nazione la quinta vittoria consecutiva nelle staffette miste che assegnano medaglie.


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