Il nuotatore azzurro si è rivisto in Sofia Goggia: “Ero anche io nella sua stessa situazione”.
Il nuotatore azzurro Gregorio Paltrinieri ai microfoni di LaPresse ha commentato entusiasta l’argento di Sofia Goggia alle Olimpiadi di Pechino, ad appena tre settimane dal grave infortunio al ginocchio: “E’ stato bellissimo. Appena mi sono svegliato ero ansioso di vedere cosa era riuscita a fare. Ha realizzato qualcosa di grandioso. Capisco cosa può aver provato lei, sconforto e paura. Ero anche io nella sua stessa situazione, avevo paura di aver compromesso tutto a poche settimane dai Giochi. Ma essendo una grande campionessa, che ha dimostrato tante volte una grande forza mentale, sapevo che sarebbe riuscita a tirare fuori qualcosa. E questo è il giusto risultato per quello che è lei. È stata una grande”.
Paltrinieri a Tokyo 2020 conquistò l’argento negli 800 metri stile libero, nonostante il problema di mononucleosi che l’aveva colpito mesi prima l’evento: “Sofia ha detto che il difficile è stato crederci quando c’era il buio assoluto? Ricordo che nella mia situazione è stato uguale. In gara non avevo più paura o preoccupazione, ero lì e me la dovevo giocare, punto e basta. Il problema è stato il mese prima, quando non mi allenavo. Vedevo tutti i miei compagni di nazionale prepararsi al massimo della forma e io che non potevo nuotare. Ti viene lo sconforto in quelle situazioni lì, ma io avevo persone che mi stavano vicino che cercavano di tirare fuori il meglio di me in quelle situazioni lì e farmi credere che fosse ancora tutto possibile. Sarà stato così anche per lei. E’ stata una impresa quella che ha fatto Sofia”.