L’Italia si sblocca, Goggia di bronzo

Arriva la prima medaglia per l’Italia nel gigante femminile dei Mondiali di St. Moritz. Il merito è di Sofia Goggia, terza al termine di una gara dominata da Tessa Worley che, dopo il bronzo di Garmisch nel 2011 e l’oro di Schladming nel 2013, ha messo a frutto la propria superiorità esibita sin dalla manche del mattino, in cui aveva chiarito alle avversarie le proprie ambizioni di vittoria. Alle sue spalle si è piazzata la statunitense Mikaela Shifrrin, staccata di 34 centesimi, mentre la ventiquattrenne bergamasca di Albino ha disputato una seconda manche accorta, in cui ha perduto una posizione rispetto al secondo posto di metà gara, ma si è assicurata un bronzo a 74 centesimi dalla vincitrice di enorme valore, che consente alla squadra azzurra di chiudere un buco di venti gare senza medaglie iridate che durava dal bronzo di Manfred Moelgg nel gigante di Schladming del 2013. Sofia può così gioire per un’altra impresa che le consente di aggiungere questo prezioissimo metallo ai nove podi sinora ottenuti in questa stagione in Coppa del mondo. 

Si tratta della medaglia numero sette della squadra femminile in gigante dopo il bronzo di Giuliana Chenal-Minuzzo a Squaw Valley 1960, gli ori di Deborah Compagnoni a Sierra Nevada 1996 e Sestriere 1997, l’argento di Karein Putzer a St. Anton 2001, l’argento di Denise Karbon a St. Moritz 2003, il bronzo della stessa Karbon a Are 2007 e l’argento di Federica Brignone di Garmisch 2011. La valdostana si è resa protagonista di una bellissima gara conclusa al quarto posto, mentre Manuela Moelgg si è piazzata sesta con un bel recupero al pomeriggio. Undicesima infine Marta Bassino che completa l’ottima giornata dela squadra femminile.    


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