E’ un Mattia Casse raggiante al termine del superG della Val Gardena che l’ha visto conquistare il primo successo della carriera in Coppa del Mondo.
“E’ un risultato che arriva da lontano, in una carriera di alti e bassi – racconta il trentaquattrenne piemontese delle Fiamme Oro – Lo sport è cambiato in questi anni, l’età si è allungata. Sto lavorando bene, mi sento un giovincello e finchè dura, avanti così. Non è stato facile, oggi. Max Carca in ricognizione mi aveva detto di crederci che queste sono le mie condizioni ideali. E’ vero, è proprio così: in Val Gardena le condizioni cambiano velocemente e Goldberg mi ha fatto tremare ma oggi i centesimi mi hanno dato ragione”.
Proprio in Val Gardena, ma in discesa, Casse era salito sul podio per la prima volta nel 2022 quando fu terzo.
“Essere performanti in Italia è sempre bello, ti da maggiore attenzione, è tutto “più” rispetto ad altre località, anche se la vittoria è bella ovunque. E’ tutto molto emozionante e voglio godermi questo momento, ma domani c’è un’altra gara, in una stagione molto lunga. Ho migliorato molto e si vede, ma credo di poter essere ancora più solido. C’è stata un’evoluzione tecnica in questo ultimo periodo, sono riuscito a lavorare bene con i materiali ma ci sono stati anche cambiamenti in positivo all’interno della squadra, con i giovani come Franzoni che ci danno filo da torcere. E credo che oggi sia un ottimi risultato per tutto il team. Ho sempre detto e sostenuto che la squadra c’è e sono convinto che ci divertiremo nell’inverno. Io rimango convinto di quello che ho fatto e di quello che dobbiamo fare: la stagione è all’inzio e questa prima gara in Europa è andata bene”.
Una giornata che vale davvero una carriera, che esalta un percorso iniziato quindici anni fa nel massimo circuito.
“E’ stata una carriera non corta, sin qui abbastanza lunga, ho iniziato presto, nel 2009 a Bormio. Poi una serie di alti e bassi ma sono stato bravo a non mollare, anche se in un momento ero lì lì per farlo. Ma mi sono detto che sarei andato avanti alle mie condizioni, vale a dire dare precedenza alle mie sensazioni, al mio sentire. Negli ultimi anni si è formato un gruppo molto affiatato, una squadra unita. La mia è stata una carriera con diversi infortuni che mi hanno lasciato sette viti nelle mie articolazioni, tra entrambe le caviglie ed un ginocchio, oltre alla frattura alla spalla. Proprio qui in Val Gardena nel 2022 sono salito per la prima volta sul podio con il terzo posto in discesa. Oggi ho fatto una gara da numero uno ed è arrivato questo successo”.
Decimo posto per Dominik Paris che guarda ora alla discesa di sabato. “Peccato, ho fatto un errore nel tratto più piatto e non è stato ottimale per me. Su questa pista se si esce dalla traccia si perde e a me ha preso un po’ lo sci e ho perso terreno. Ho seguito la gara di Mattia e mi sono detto che aveva fatto una grande gara e che per provare a batterlo si doveva rischiare il massimo. La discesa di domani credo riserverà sorprese, dopo la nevicata della notte. Penso che si potrà fare qualche considerazione in più domattina prima della partenza”.