Milano-Cortina 2026, via libera alla pista di bob

Milano-Cortina 2026, la pista

Un altro passo concreto per avere un’opportunità di avvicinarti alle gare di bob, skeleton e slittino alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 è stato compiuto. Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, insieme ad Andrea Abodi, ministro per lo Sport, hanno annunciato con entusiasmo la firma dell’accordo tra Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 Spa) e l’impresa Pizzarotti. Quest’ultima è stata scelta per eseguire i lavori necessari per la costruzione dell’impianto a Cortina, sulla tracciato della ex Eugenio Monti.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha anche menzionato il problema legato alla pista destinata alle gare di slittino e skeleton durante i Giochi olimpici invernali del 2026. La situazione sembra essere chiara: la Fondazione Milano-Cortina ha dato il via libera alla realizzazione della pista di bob nel comune veneto, e i lavori dovrebbero iniziare il 19 febbraio, con la promessa dell’impresa Pizzarotti di completare l’opera in tempo utile. Secondo il calendario, tutto dovrebbe essere funzionante il 4 gennaio 2026, poco più di un mese prima della cerimonia di apertura il 6 febbraio.

C’è ancora la questione del parere del Comitato olimpico internazionale (CIO), che aveva suggerito di utilizzare una pista già esistente al di fuori dell’Italia. Tuttavia, la Fondazione ha deciso di continuare a negoziare un piano B e valutare le opzioni all’estero, come gli impianti disponibili negli Stati Uniti, in Germania, in Austria e in Svizzera. La decisione finale potrebbe essere presa anche in considerazione dalla logistica, con St. Moritz o Innsbruck come possibili opzioni geograficamente più convenienti. La data più importante da tenere d’occhio è il 15 marzo 2025, quando è previsto il collaudo della pista con l’approvazione delle federazioni internazionali. Tuttavia, Cortina dovrà essere attenta agli step di verifica intermedi e potrebbe dover decidere in anticipo il piano B se si verificassero ritardi significativi nei lavori.


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